Sprar di via Bonifazio. Scoppia la protesta, bloccata via Marconi.
0Esasperati per le lungaggini burocratiche per ottenere il visto di rifugiato, 20 residenti nello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) allestito nei locali di via Bonifazio a pochi passi da piazza Umberto I, hanno deciso oggi pomeriggio di bloccare via Marconi per una protesta pacifica. I migranti hanno alzato la voce a causa della lunga permanenza nella struttura chiedendo che venga esaminata presto la loro richiesta di ottenere lo status di rifugiato politico. La notizia, infatti, che amici che sono sbarcati a Pozzallo dopo di loro e che hanno già ottenuto il visto dalla commissione territoriale di Ragusa, ha scatenato la loro reazione. I 20, tutti uomini, la cui età va da i 18 ai 55 anni, provengono da Eritrea, Etiopia, Sudan, Somalia, Nigeria e Ghana e dopo essere sbarcati a Lampedusa, sono ospiti del centro scordiense dallo scorso mese di agosto. Sei lunghi mesi in cui sono stati assistiti dalla cooperativa “I Girasoli” che fa riferimento al Solco Calatino per un progetto triennale che si sviluppa in una ex scuola diventata una sorta di albergo che offre loro assistenza diurna e notturna. Alcuni di loro sono anche impegnati in lavori socialmente utili come la pulizia del cimitero. La protesta come detto è iniziata ieri nelle prime ore del pomeriggio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia municipale. I manifestanti, grazie alla preziosa collaborazione di un interprete, hanno spiegato le ragioni della loro protesta e hanno sospeso solo dopo l’intervento del comandante della compagnia dei carabinieri di Palagonia, il capitano Felice Pagliara che ha spiegato che le Prefetture si sono già mosse per istituire un’altra commissione territoriale a Catania e due a Siracusa per accelerare le loro pratiche.