Vertenza Industrie Domino. I lavoratori pronti a sospendere lo sciopero ma a condizione che venga pagato lo stipendio
0Si apre uno spiraglio nella vertenza dei trenta lavoratori della Industrie Domino, l’azienda che produce cucine per conto di Centro Convenienza e che non percepiscono lo stipendio da tre mesi. Lo sciopero iniziato giovedi, è proseguito anche ieri ed ha rischiato di degenerare quando i vertici aziendali, al diniego da parte dei lavoratori di tornare al lavoro per caricare su un autoarticolato le cucine già pronte, hanno fatto giungere nello stabilimento di contrada Rasoli, dipendenti di altre aziende dell’indotto. Una decisione che non è stata accettata di buon grado dai lavoratori che avendo fiutato quello che hanno definito “un colpo di mano” si sono presentati di buon’ora davanti allo stabilimento presidiando i cancelli. Gli animi esasperati sono stati portati alla calma dall’intervento del sindaco Franco Barchitta prima e dal deputato nazionale del M5S Eugenio Saitta che accompagnato dalla consigliera comunale Maria Contarino, hanno incontrato, in momenti diversi, i lavoratori.
Il sindaco ha ottenuto dall’azienda l’impegno del pagamento degli stipendi ma a condizione che i lavoratori sospendano lo sciopero e tornino al lavoro per evadere le commesse.
“Qui ci sono in ballo 30 lavoratori e lavoratrici da tutelare. Qui in ballo c’è il futuro di una comunità che esige risposte chiare e certe dalla proprietà dell’azienda. Scordia è un territorio già martoriato da una crisi economia profonda, a cui si aggiunge la pesante crisi del mondo agricolo e non può pagare ancora in termini di occupazione”, ha detto Saitta. “Ho ascoltato le esigenze dei lavoratori che non ricevono da mesi lo stipendio e che non hanno ricevuto dall’azienda alcun tipo di comunicazione, senza contare che non è stata tracciata alcuna rotta per il futuro né sul breve termine né sul lungo termine. Non si può – evidenzia il deputato – continuare a brancolare nel buio. Ho già portato all’attenzione della Camera dei Deputati la questione, sono fiducioso di poter avviare in tempi brevi, insieme alle istituzioni locali, un dialogo con i vertici aziendali per far si che questa azienda rimanga in un territorio che ha tutte le carte in regola per ospitare iniziative imprenditoriali. Questi lavoratori non saranno lasciati da soli e, insieme alla nostra rappresentante in consiglio comunale, mi farò portavoce in tutte le sedi, ministero del Lavoro e prefettura compresi, affinché si apra un tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali per ottenere chiarezza e quanto dovuto agli operai”.
Scettici i sindacati. “Quanto accaduto ieri – afferma Carmelo Restifo, segretario Fillea Cgil Caltagirone – pone dei seri interrogativi sulla buona riuscita della vertenza. La famiglia Scozzafava, di fatto proprietaria della società, ad oggi non è nelle condizioni di pagare retribuzione di agosto e settembre, considerando che siamo già al 10 novembre. Alle nostre sollecitazioni – afferma Restifo – le risposte sono state vaghe ed evasive e considerato che ai lavoratori del commercio e della logistica di Centro Convenienza Esse 4 è stata pagata la retribuzione di agosto, la questione ha il sapore della beffa e se a questo si aggiunge che ai lavoratori di Domino la proprietà impone di lavorare senza alcuna certezza di quando verranno pagati, a questo punto i lavoratori hanno l’unica strada percorribile che è quello dello sciopero. Il pericolo – conclude Restivo – rimane la perdita dei posti di lavoro per un futuro che appare molto incerto”.