Abusi edilizi del Comune, M5S: “Adesso intervenga l’assessore ai Beni Culturali: non ci può essere silenzio dinanzi a questo modo di operare”.
0Il Comune ha compiuto lavori senza le autorizzazioni previste nei luoghi storici e negli edifici con valore storico-culturale. La denuncia arriva dal Movimento Cinque Stelle che ha inviato una nota all’assessore regionale Alberto Samonà chiedendo se intende o no censurare la condotta dell’amministrazione comunale che ha reiteratamente violato la normativa vigente. Così come appurato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, che rispondendo ad una richiesta avente oggetto la denuncia per presunto danno ambientale ed erariale abuso d’ufficio e violazione edilizia, ha confermato di non avere ricevuto alcuna richiesta di nulla osta dal Comune, sono emersi lavori compiuti senza il necessario iter autorizzativo come quelli effettuati a palazzo Modica, ex Pescheria, in piazza Carlo Alberto e in via Trabia, interventi sui quali vi sono state richieste di controllo e approfondimento, dapprima da alcune forze di opposizione in seno al consiglio comunale e successivamente dal deputato alla Camera Eugenio Saitta, tramite interrogazioni dettagliate alla Soprintendenza, e della deputata regionale Gianina Ciancio al presidente della Regione Sicilia e all’assessore dei Beni Culturali: “In una terra devastata dall’abusivismo – dicono gli esponenti locali del M5S – è assurdo che sia proprio il Comune a compiere lavori senza le autorizzazioni. Grazie alle interrogazioni della nostra consigliera comunale Contarino e della successiva segnalazione del deputato Eugenio Saitta alla Soprintendenza – continuano – abbiamo appreso che l’Ente comunale non ha effettuato alcuna richiesta autorizzativa così come previsto dalla normativa. Per questa ragione la deputata regionale Gianina Ciancio ha presentato un’interrogazione all’assessore ai Beni Culturali”. Così come sottolinea il M5S, emergerebbe che per tale tipologia di violazioni probabilmente non è possibile ottenere autorizzazioni successive in sanatoria in quanto il relativo nulla osta è condizione necessaria al fine di porre in essere quelle verifiche e quei controlli che hanno lo scopo di accertare la regolarità della progettazione dei lavori ed evitare danni al patrimonio culturale e ambientale. Quindi, secondo quanto affermano gli esponenti del Movimento – adesso sembrerebbe tardivo per il Comune di Scordia qualsiasi tentativo di regolarizzare la propria. “Adesso l’assessore Samonà sia chiaro: intende o no censurare la condotta dell’amministrazione comunale che ha reiteratamente violato la normativa vigente effettuando lavori su beni ricadenti all’interno del centro storico senza il preventivo e necessario nulla osta della soprintendenza? Inoltre – concludono – vorremmo anche risposte dalla Soprintendenza: come si intende procedere? I cittadini hanno diritto di sapere”.