Agrumicoltura. Pd: “Affrontare subito l’emergenza ma programmare un grande cambiamento
0Il Partito Democratico catanese si è dato appuntamento domenica scorsa al Centro di aggregazione giovanile di Scordia, per affrontare il tema della crisi agrumicola che sta mettendo in ginocchio intere comunità. Un’assemblea molto partecipata, alla quale erano presenti il segretario provinciale Pd Luca Spataro, il responsabile Agricoltura della segreteria del partito Salvatore Agnello, i parlamentari nazionali Giovanni Burtone e Marilena Samperi, la deputata regionale Concetta Raia, sindaci, consiglieri comunali, e segretari di circolo del comprensorio calatino.
L’assemblea ha assunto la decisione di impegnare immediatamente il gruppo parlamentare all’Ars del Pd perché solleciti il Governo regionale ad occuparsi con serietà della questione e a riconvocare con tempestività il tavolo con i sindaci. L’assemblea ha inoltre impegnato il Pd catanese a promuovere un’azione tesa a sollecitare il gruppo parlamentare a presentare una proposta autonoma per affrontare l’emergenza. Già nelle ore successive all’incontro la parlamentare catanese Concetta Raia ha contattato l’assessore regionale all’Agricoltura e il gruppo parlamentare.
Concordi tutti i dirigenti del Pd su due questioni fondamentali. La prima riguarda la necessità di dare una boccata di ossigeno ai produttori, soprattutto i più piccoli in crisi per la massa di prodotto invenduto, attraverso vari interventi quali il ritiro degli agrumi a fini di trasformazione, una moratoria sui pagamenti ai consorzi di bonifica e la definizione celere dei decreti attuativi dell’ultima legge sull’agricoltura, soprattutto per le misure che riguardano il virus “Tristeza” degli agrumi e il credito agevolato. La seconda riguarda l’urgenza di un grande mutamento strutturale nel settore dell’agrumicoltura che deve investire tutti i soggetti della filiera, a partire dai produttori medi e piccoli, per superare la frammentazione e l’arretratezza organizzativa che rendono debole il settore e lo sottopongono a crisi cicliche e per questo strutturali. L’eccessiva parcellizzazione della proprietà, l’incapacità di fare rete, di accorciare la filiera, di rinnovare gli impianti, la debolezza delle organizzazioni di produttori (OP), la scarsa presenza di qualità precoci e tardive per occupare più a lungo manodopera e impianti di lavorazione e per stare sui mercati per più tempo adeguandosi anche alla domanda della Grande Distribuzione sono le cause di un malessere profondo del settore al quale il Partito Democratico nella provincia di Catania si è impegnato a dare una propria risposta.
L’assemblea ha inoltre chiesto ai parlamentari nazionali di proseguire le azioni già intraprese per sollecitare il Governo centrale sulla vicenda. Già nelle settimane scorse l’on. Burtone ha presentato una interrogazione al Governo sul tema, ma è stata avvertita la necessità di coinvolgere il Pd nazionale della questione.
E’ stato infine individuato a livello europeo, nell’azione dei parlamentari europei, un altro terreno di pressione politica in vista dell’approvazione dell’accordo di scambio tra Unione Europea e Marocco. Trattandosi di nuova immissione nei mercati europei di produzioni agricole concorrenti con quelle del Mezzogiorno e siciliane in particolare, dovranno essere tenuti in considerazione gli squilibri dei sistemi di tutela sociale tra il Marocco e l’Europa, soprattutto nel campo dei diritti dei lavoratori, le cui ricadute in termini di costi della manodopera si riflettono sui costi di produzione e dunque dell’offerta.
In questo quadro di ombre, i dirigenti del Pd hanno voluto però sottolineare l’importanza di alcune iniziative, a partire dalla positiva azione del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, proprio in questi giorni alla Fruit Logistic di Berlino, dove l’Italia è stata di gran lunga il Paese con più aziende presenti, confermando una leadership nel settore dell’ortofrutta. Così come la capacità che in questi anni hanno avuto alcuni produttori di innovare produzioni e rinnovare l’organizzazione delle proprie aziende riuscendo a stare con più forza sui mercati internazionali. “La strada da seguire è quella dell’innovazione – ha concluso Luca Spataro, segretario provinciale del Pd – Se vogliamo salvare questo settore e renderlo protagonista dobbiamo accompagnare i nostri produttori al cambiamento. Ma per farlo occorre intanto aiutarli immediatamente a non morire. La forza di un settore è la sua capacità di stare sul mercato, oggi le azioni che vanno messe in campo devono andare in questo senso, per fare rete e superare vecchie inadeguatezze”.