Al Majorana classi pollaio e niente insegnanti di sostegno. Parte la protesta degli studenti
0Un corteo e un sit-in per dire “no” alle classi-pollaio e alla carenza di insegnanti di sostegno. Il primo sciopero dell’anno scolastico degli studenti del liceo “Ettore Majiorana” ha puntato il dito anche su un muro pericolante che impedisce di utilizzare a pieno lo spazio per le attività ricreative e sportive. Il corteo è partito dalla scuola e si è snodato per via Garibaldi dove gli studenti hanno dato vita ad un sit-in.
“Noi non riusciamo a tacere, perché chi tace, chi si gira dall’altro lato, è complice” questo il grido del collettivo studentesco “CollettivaMente” del Majorana. “Cogito, ergo PROTESTO! Questo il motto degli studenti “indignati” per la lunga attesa degli alunni disabili ancora, alla seconda settimana di scuola, privi d’insegnanti di sostegno “non tutti a scuola hanno potuto riabbracciare lo studio…le responsabilità vengono sballottare e rimandate.. a quanto pare non si riescono proprio a trovare questi insegnanti di sostegno” scrivono nel loro volantino di protesta.
La disparità “ ingiustificata” non è l’unica ragione della protesta studentesca. Vi è anche il muro dell’ala sud pericolante “non si sa più da quanti anni” e le classi fuori norma per numero di studenti. Problematiche nuove e vecchi problemi che hanno spinto gli studenti allo sciopero “quest’anno non faremo più passare le ingiustizie come abbiamo fatto l’anno scorso perché quest’anno noi di Collettiva-Mente avvieremo atti di Resistenza Studentesca al servizio del diritto allo studio.”
Quanto è grave la problematica? A darci le risposte “istituzionali” è la vice Preside, la professoressa Anna Bonaccorso.
E’ allarme Classi pollaio? La situazione è anomala, abbiamo un problema con due terze di Scienze Umane che nell’organico di diritto che abbiamo inviato inizialmente erano formate da 54 alunni. L’anomalia sta nel fatto che 14 ragazzi sono stati bocciati a settembre (11 bocciati a Giugno e 3 a Settembre) per un totale di 64 alunni in 2 classi e un disabile. Io e il preside siamo stati al provveditorato al Csa – ufficio scolastico provinciale di Catania – e ci hanno dato buone speranza. Divideranno le classi dandoci un’ulteriore terza ma tutt’oggi non c’è arrivata nessuna segnalazione reale. Ma abbiamo buone speranze, bisogna attendere.
Generalizzato, per tutti gli ordini di scuole scordiensi, invece il problema della carenza delle cattedre di sostegno “ quello delle cattedre di sostegno per noi non è un vero e proprio problema – dichiara il vicepreside- “ sono state inviate le individuazioni al Csa. Queste dovevano essere fatte giovedì scorso ma le convocazioni per gli insegnati supplenti sono state rinviate dal CSA al 3 ottobre. Entro quella data avremo le 12 cattedre a noi mancanti per un totale di 16 cattedre (4 già presenti e di ruolo) per i 3 istituti. Non si tratta di lacuna ma di un ritardo non dovuto da noi ma dal provveditorato.
I problemi strutturali che lamentano gli studenti? La Provincia non ha ancora effettivamente provveduto a sistemare il muro di cinta che concretamente sta crollando. Abbiamo fatto numerosissime segnalazione per sistemarlo ma tutt’ora l’area rimane inagibile. L’area comprende anche il cortile il cui terreno è dissestato a causa del muro franante. Altri grossi problemi non ne abbiamo se non la routine di un istituto vecchio circa 26 anni. L’anno scorso i lavori sono stati molto efficienti.
Alla porte di un nuovo anno scolastico è tempo di bilanci “Abbiamo avuto un bell’anno scolastico di tranquillità massima e dei riscontri positivi nelle iscrizioni. Negli anni abbiamo avuto un po’ di calo d’iscritti ma l’anno scorso abbiamo registrato 160 allievi in più un risultato che non può che farci contenti. A oggi la scuola contiene circa 700 allievi. I tre istituti stanno crescendo, il nuovo indirizzo scienze linguistiche ha già 2 prime e una seconda classe.
E’ già stato stipulato un piano di progetti interni per questo nuovo anno scolastico?
Si, come sempre avvieremo dei progetti ma andranno un po’ a rilento perché di anno in anno il fondo d’istituto va scemando. Spesso siamo costretti a lavorare senza essere retribuiti perché l’istituto è grande e le esigenze sono numerose. Molto spesso i professori si fanno carico di un lavoro extra senza essere retribuiti, il concerto di Natale è un progetto storico che l’anno scorso ha visto una retribuzione minima in confronto all’impegno costante dei docenti. Il giornalino va a rilento, la biblioteca è stata chiusa per mancanza di fondi non è più possibile l’acquisto di libri e video. Dal punto di vista tecnologico però siamo una scuola all’avanguardia: tutte le classi usano il registro elettronico, la Lim lavagna elettronica e pc in aula. Abbiamo anche partecipato a un progetto che vedrà l’uso dei Tablet da parte di tutti i docenti. I due laboratori di fisica sono perfettamente funzionanti dei quali uno nuovissimo (con telescopio) che abbiamo ripristinato grazie ad un progetto europeo che ci ha fornito 19.000 euro per il materiale nuovo. A questi si aggiunge il laboratorio multimediale e 2 laboratori informatici.
MARTINA PISASALE