Angelo Barresi non ce l’ha fatta. E’ spirato dopo 68 giorni di ricovero
0Dopo una lunga agonia, durata 68 giorni, è spirato presso la Rianimazione del Policlinico di Catania, lo scordiense 61enne, Angelo Barresi che la mattina del 12 marzo rimase vittima di un incidente domestico causato dalla caduta di un albero. L’uomo, residente in contrada Cittadino, come ogni giorno stava per recarsi presso l’officina che gestisce in paese. A richiamare la sua attenzione fu una zia che abita nelle vicinanze e a cui il forte vento aveva provocato la parziale caduta di un albero che creava pericoli alla propria abitazione. Angelo, come suo solito, non si fece pregare e con l’ausilio di una motosega iniziò le operazioni di taglio dell’albero. Improvvisamente una parte del fusto, forse per un contraccolpo causato dal fortissimo vento che soffiava la mattina di quel tragico martedi, lo colpì al volto, sfigurandolo. Nel cadere all’indietro l’uomo battè violentemente il capo ed è stata questa, con molta probabilità, la causa dei danni irreversibili alla massa cranica. Le condizioni dell’uomo apparvero subito gravi ai soccorritori del 118 Sues giunti sul posto. Nel frattempo si alzò in volo un elicottero che atterrato in zona industriale, dopo avere atteso l’arrivo dell’ambulanza, accompagnata dai carabinieri nel frattempo allertati, trasferì l’infortunato presso il Policlinico di Catania dove fu immediatamente, dopo i dovuti accertamenti clinici e diagnostici, sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre gli effetti di una imponente emorragia cerebrale. Quindi fu trasferito presso l’unità di rianimazione e terapia intensiva dello stesso ospedale. Le sue condizioni, malgrado le incessanti cure dei sanitari del nosocomio catanese, sono sempre rimaste gravissime e non sono mai migliorate, sino alla morte sopraggiunta la sera di sabato. La salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’istituto di anatomia umana di via Santa Sofia dove sarà presto consegnata ai parenti. I funerali saranno celebrati domani alle 10.30 Angelo Barresi era molto conosciuto in città, grazie al suo lavoro di meccanico di moto e mezzi da lavoro. La notizia della morte è stata accolta con grande tristezza anche dal sindaco Franco Barchitta che ha voluto manifestare la propria vicinanza alla moglie e ai tre figli, due femmine ed un maschio: “Purtroppo paghiamo ancora gli strascichi di un inverno difficile con il maltempo che ha colpito la nostra città in modo violento, mettendo a dura prova la nostra comunità. Alluvione, bombe d’acqua, il perdurare di raffiche di vento che hanno strappato alla vita il nostro amico e concittadino Angelo, persona buona e assolutamente altruista”. Sono stati centinaia i cittadini che sui social hanno voluto lasciare un ricordo di Angelo: “Era sempre con il sorriso in bocca” scrive Lucia Marzia, “esempio di gentilezza e cortesia” scrivono Giovanni e Mary.