Aprile, il mese delle escursioni tra cultura e sport
2Malgrado la persistente instabilità climatica, il mese di Aprile si dimostra assai prodigo di occasioni per vivere e scoprire le numerose amenità del nostro territorio. Questo sia per l’opera degli enti istituzionali, che tramite le varie iniziative rivolte alla fruizioni dei beni culturali hanno approntato vasti ed interessanti programmi, che per l’incessante e meritoria attività di organizzazioni private, impegnate quasi ad ogni week-end ad offrire apprezzabili escursioni di gruppo.
Dopo la recente e riuscitissima visita al Colle S. Basilio, organizzata dal Cespos di Scordia , in collaborazione con l’Archeoclub e il gruppo Team-Bike di Militello V .C., stavolta è toccato proprio all’Archeoclub di Militello fare gli onori di casa per la visita guidata all’interessante sito rupestre collocato sui pendii del cosiddetto Piano di S. Barbara che fronteggia da Sud l’abitato di Militello.
Al ritrovo di partenza si è presentato un gruppo formato da appassionati provenienti da Militello e da Scordia, questo a significare che la storia dei due centri è avvertita sempre più come correlata quasi imprescindibilmente e che, quindi, molte delle iniziative promosse dall’una o dall’altra parte non possono non avere riflessi reciproci.
Il compito, svolto con precisione e competenza, di illustrare le numerosissime occasioni d’interesse e meraviglia è toccato al Prof. Orazio Di Natale, presidente dell’Archeoclub, che si è occupato dei temi storici-naturalistici riscontrati durante il cammino, nonché a Marco Trovato, appassionato di archeologia e simbologia, cui è toccata la descrizione delle emergenze archeologiche della zona e al Dott. Giuseppe Carrera che ha cercato di ricostruire l’affascinantissima storia geologica dell’area in esame.
Tantissimi gli spunti di curiosità e d’indagine che hanno completamente coinvolto gli entusiasti fruitori.
Il Piano di S. Barbara, di probabile origine preistorica, con evidenti riutilizzazioni in età bizantina, è sicuramente un sito che merita altre approfondite campagne di studio. In particolar modo due grandi ambienti ingrottati mostrano svariate incisioni sulle pareti e delle lavorazioni davvero particolari. All’interno di uno di essi, in posizione centrale, è posta un’ampia fossa rettangolare che ha fatto sorgere non pochi interrogativi. Si spera possano trovare risposte in tempi brevi.
Nell’attesa rilanciamo la scommessa di una rinascita, anche e soprattutto economica, delle nostre comunità legata con convinzione alla valorizzazione del territorio e del patrimonio che contiene, cercando di stimolare iniziative che possano finalmente favorire delle sinergie produttive, a vari livelli, finalizzate alla costituzione di un articolato e valido sistema di offerta turistica e formativa.
GINO CALLERI