CALTAGIRONE. Dipendenti comunali senza tredicesima.
0I circa 400 dipendenti del Comune di Caltagirone sono in stato d’agitazione,
per il mancato pagamento della tredicesima, di altre indennità economiche maturate nel 2011 e della mancata corresponsione dei buoni pasto. Questi ultimi emolumenti sono attesi da ormai 20 mesi. Non sono previste manifestazioni di protesta sindacale, ma il coordinatore territoriale del sindacato Csa, Gaetano Altamore rivolge al sindaco Nicola Bonanno
una sola richiesta: indire un’assemblea a Palazzo di città, alla presenza
dei consiglieri comunali, del Collegio dei revisori dei conti, dei sindacati, delle associazioni di categoria e di tutti i cittadini che intenderebbero partecipare.
Il fine di questa rivendicazione è che il sindaco deve informare la città sui reali
problemi economici; richiesta, peraltro, avanzata giorni fa anche dagli esponenti del Movimento 5 stelle. Crescono, dunque, i malumori e, di conseguenza, tutte le questioni legate all’attuale crisi finanziaria delle casse comunali, ormai prossime al dissesto. I circa 400 dipendenti comunali, di cui poco più di un centinaio contrattisti dell’ex art. 23, hanno percepito
lo stipendio di dicembre il 29 dello stesso mese.
«L’ultima riunione della delegazione trattante – dichiara il sindacalista del
Csa, Gaetano Altamore – risale al 20 ottobre del 2011. Tutto questo è inaccettabile.
Il sindaco, con il suo comportamento, sta difendendo la casta, fra cui cinque
dirigenti e 12 funzionari che godono della posizione organizzativa. Il restante
personale, circa 400 lavoratori, non hanno beneficiato di alcun istituto contrattuale». Richieste mirate, quelle del sindacato, che tendono a dare risposte alla crisi finanziaria dell’ente. Il sindacalista del Csa, Gaetano Altamore, rincara ancora la dose: «Chiedo – conclude Altamore – a coloro che declinano ogni responsabilità alla Giunta Bonanno, ma dove sono stati dal 1993 a oggi? Piuttosto che lasciarsi andare alle demagogie, abbiano il coraggio di aprire un dibattito, per fare conoscere alla cittadinanza dove sta la verità e dove stanno le menzogne». Risponde il sindaco Bonanno: «Siamo pronti al confronto con la città e le sue diverse componenti. Il mancato pagamento
della tredicesima è stato un problema di natura contabile, che potrà risolversi
con la riapertura della Tesoreria comunale. Quanto ai buoni pasto, il problema
è correlato alle difficoltà finanziarie ». A fornire ulteriori chiarimenti è la
presidente della I commissione, Elisa Privitera: «Il problema è che manca la liquidità, perché negli anni sono state effettuate anticipazioni di cassa, per circa 7 milioni di euro. Ecco perché dal 2013 non si possono affrontare spese. Bisogna semmai pervenire all’approvazione del Consuntivo 2011 e di condurlo al Consiglio comunale, per renderlo esecutivo».
GIANFRANCO POLIZZI