Caltagirone e il territorio si mobilitano contro il rischio di soppressione
0Avvocati in sciopero sino al 5 giugno e sostegno delle istituzioni
E’ cominciato ieri mattina lo sciopero promosso dagli avvocati di Caltagirone, che si fermano per una settimana contro il rischio di soppressione del Tribunale. Lo sciopero comporta il blocco delle udienze, con la conseguenza che saltano circa 200 procedimenti penali, 600 procedimenti civili e un paio di centinaia di procedure esecutive. Ma è soltanto un antipasto: annunciate azioni di lotta anche più eclatanti. Ieri è cominciata una raccolta di firme, con diverse centinaia di persone – anche rappresentanti delle diverse istituzioni – che hanno già manifestato il proprio sostegno. In mattinata, con il Consiglio dell’Ordine al completo (il presidente Walter Pompeo, il segretario Orazio Papale, il tesoriere Colomba Cicirata e i componenti Biagio Pace, Luca Fosco, Gaetano Piccitto, Francesco Spataro, Noemi Marcinnò e Giuseppa La Rocca), presidio davanti al Palazzo di giustizia, poi incontro con la stampa e, nel pomeriggio, assemblea in municipio. La protesta, che ha il sostegno delle istituzioni locali e circondariali e dei parlamentari del territorio e non solo, prosegue oggi e nei prossimi giorni, sino al 5 giugno. Prevista per la prossima settimana anche un’assemblea con tutti i sindaci e i presidenti dei consigli comunali dei centri del comprensorio.
“Il Governo – questo il grido d’allarme -, esercitando in maniera distorta i poteri della legge 148 del 2011, sta sopprimendo 646 giudici di pace (nel Calatino tutti tranne Caltagirone), 220 sedi distaccate, 57 Tribunali (fra questi, quello di Caltagirone è in odore di soppressione o di “trasformazione” in sede distaccata) e 57 Procure, fra cui quella calatina. Diciamo no a un disegno che mortifica e desertifica i territori”.
“Il Tribunale è un presidio di legalità fondamentale e insostituibile, che non può essere messo sul tavolo della razionalizzazione della spesa. Per una città come Caltagirone, per un’area vasta come quella del Calatino e data anche la sua distanza dagli altri tribunali, sarebbe impensabile e inaccettabile assistere silenziosamente a questo scippo, che causerebbe enormi disagi alla cittadinanza, agli operatori e al territorio tutto. Concerteremo azioni di protesta, comprese iniziative coordinate fra i territori che, anche da un punto di vista mediatico, facciano approdare con forza la protesta a Roma, per far sì che il nostro Tribunale venga salvaguardato dalla scure dei tagli”.
Così il sindaco di Caltagirone Nicola Bonanno, intervenuto, con altri esponenti della Giunta comunale, alle manifestazioni promosse dall’Ordine degli avvocati di Caltagirone, da ieri – e sino al 5 giugno – in sciopero contro il “giro di vite” annunciato dal Governo in materia di revisione delle circoscrizioni giudiziarie.