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CALTAGIRONE. I Padri Canossiani lasciano la Città dei ragazzi

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  • di Scordia.info
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  • — 5 Lug, 2012

Dal prossimo 7 luglio si interrompe l’attività pastorale della Città dei Ragazzi. Per problemi relativi alla carenza di religiosi, i Padri Canossiani sono costretti a lasciare la struttura che guidavano dal 1954.

I Padri Canossiani sono una presenza significativa a Caltagirone. Il primo loro luogo pastorale è stato la Città dei Ragazzi, che animano dal 19 settembre 1954, giorno nel quale, dalle mani del Vescovo mons. Pietro Capizzi, prendono possesso dell’Opera, ed avviano l’attività del Collegio “don Luigi Sturzo”. Una fucina di iniziative, attività, ingegno ed umanità.

Fu, proprio, don Luigi Sturzo a sollecitare i Canossiani ad assumere la direzione della Città dei Ragazzi.

Dal settembre del 1961 ai Padri Canossiani è stata affidata anche la cura pastorale della erigenda Parrocchia “Sacra Famiglia”, situata nelle immediate vicinanze della Città dei Ragazzi.

Sono stati migliaia i giovani ospitati in Collegio, fino all’anno scolastico 1994-95, quando il Collegio viene chiuso per dare inizio al Centro Giovanile “Città dei Ragazzi”: un’attività a servizio della Diocesi, animata pastoralmente dai Padri Canossiani.

Esprime il suo rammarico per la circostanza S.E. mons. Calogro Peri, vescovo di Caltagirone.

«Ringrazio i Padri Canossiani – dichiara S.E. mons. Calogro Peri, vescovo di Caltagirone – per l’impegno e la premura pastorale che in tutti questi anni hanno rivolto alla Città dei Ragazzi: una realtà significativa per la nostra Diocesi».

«Dopo oltre cinquant’anni trascorsi alla Città dei Ragazzi – afferma padre Angelo Carbone, direttore della Città dei Ragazzi -, non è una bella esperienza andare via da questo luogo. Un luogo al quale siamo davvero molti ad essere legati».

L’attività pastorale della Città dei Ragazzi si conclude quindi il prossimo 7 luglio. Non viene meno però la presenza dei Padri Canossiani in Diocesi, che continuano la loro attività pastorale nella Parrocchia “Sacra Famiglia”.

Adesso ci si interroga sul futuro della struttura. Una volta lasciati disponibili i locali della struttura, si procederà a verificare lo stato complessivo delle cose e verificare quali progetti di rilancio intraprendere.

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