Campo estivo regionale 2012. Il gruppo Scordia 1 presente
0Dopo quello del 1986, quest’anno, dal 26 luglio al 4 agosto, si è svolto a Bisacquino, un piccolo paesino in provincia di Palermo, il 2° campo estivo regionale AGESCI della branca EG. Anche Scordia ha lasciato il segno partecipandovi e mettendosi in gioco insieme ad altri numerosissimi gruppi scout provenienti da ogni angolo dell’isola, convinti del tema che era stato scelto per questo campo: “Se puoi sognarlo puoi farlo!”.
Un’emozione incredibile, un evento straordinario, un sogno indimenticabile per i 5000 esploratori e guide che hanno preso parte a questa manifestazione e che hanno vissuto intensamente questi dieci giorni di campo che, all’inizio, sembravano tanti, ma che, alla fine, sono sembrati pochi.
I vari gruppi erano divisi in cinque sottocampi che, avendo al loro interno meno gruppi, rendevano più semplice la gestione dei vari reparti e l’interazione tra i vari ragazzi, che hanno avuto la possibilità di conoscersi meglio grazie al grande gioco serale, ai vari laboratori, alle attività libere e, soprattutto, grazie alle attività svolte in gemellaggio con altri gruppi, come pranzi e fuochi serali.
Ad aprire questo meraviglioso campo, un concerto dei Pakira che, dopo una serie di testimonianze su ciò che è il sogno, hanno rallegrato i giovani scout facendoli ballare e divertire in un’enorme area palco. Momento di gioia più che meritato, visto che durante la giornata i ragazzi avevano dovuto montare e sistemare i propri angoli di reparto e visto che erano stanchi. Toccante il momento dell’alzabandiera durante questa serata, durante la quale tutti gli scout hanno rinnovato la propria promessa.
Un altro momento significativo è stata la Messa di campo, che è stata presieduta davanti ai 5000 scout da p. George Martin, l’assistente ecclesiastico della regione Sicilia. Un momento bello di condivisione questo spezzare il Pane per così tanti scout che testimoniavano le varie realtà dell’isola.
Bello infine anche il concerto dell’ultima sera, nel quale si sono esibiti i QBeta che hanno fatto gioire i ragazzi per l’ultima volta, prima di partire l’indomani, tristi per la conclusione di un così bello evento, verso i propri paesi di origine.
Insomma un’esperienza unica per i ragazzi dei vari reparti della Sicilia che hanno avuto quest’anno la possibilità e, sicuramente, anche un pizzico di fortuna, di poter dire nell’avvenire “Io c’ero”, considerando che questo è il secondo dopo ben 26 anni. E’ stato come un sogno che diventa realtà. Prima si è sognato il campo e ci si è preparati (anche a ciò è stata mirata la realizzazione di piazza Baden Powell) e poi si è vissuto. Adesso, a malincuore, può essere solo raccontato a chi, purtroppo, non ha potuto avere l’esperienza di parteciparvi.
FRANCESCO AMATO