Che ne sarà del museo etno-antropologico Mario De Mauro?
1Un popolo che manca di cultura manca d’identità, lo sa bene la nuova amministrazione comunale. Lo sa benissimo Franco Tambone, sindaco di Scordia che ha voluto tenere per se la delega alla cultura: “Spesso la cultura è stata considerata un settore marginale dell’agenda amministrativa mentre io credo che rappresenti una leva fondamentale per ripensare il futuro di una città. Intendo fare di Scordia un cantiere aperto di produzione culturale” il tutto ovviamente avvalendosi dell’aiuto di personalità operanti nel mondo culturale.
La visione del nuovo eletto vede la presenza di un polo culturale che deve avere in Palazzo Modica il suo fulcro contornato dal museo civico Mario De Mauro e la biblioteca. Facendo qualche passo a ritroso è noto che il museo, con archivio storico annesso, è rimasto senza guida. Ciò a seguito delle dimissioni del professore Nuccio Gambera che il 30 novembre 2012 ha lasciato l’incarico da lui ricoperto dall’anno di fondazione. Il museo etno-antropologico istituito il 4 settembre 1996 venne donato da Gambera al comune attraverso la stipula di una convenzione, la sottoscrizione di uno statuto e un regolamento con il municipio. L’ente culturale negli anni ha dato vita a una notevole produzione di collane (poesie, racconti, novelle…) e produzioni bibliografiche volte a ricostruire il substrato storico e culturale latente nel nostro paese.
Che ne sarà del museo, come si sta evolvendo la vicenda? La nuova amministrazione tenendo conto dell’atto di indirizzo del 22 aprile 2013 siglato dal vecchio schieramento politico sta provvedendo ad esaminare i documenti prodotti alla stipula della convenzione e il bando pubblicato per la direzione del museo. “ Al più presto prenderemo – continua il sindaco – le nostre decisioni. Conosco il prof. Gambera al quale mi lega un’antica collaborazione e amicizia. E’ una di quelle personalità che ha dato molto e ancora può dare tanto in termini di cultura in questa citta”.
Ma non è tutto. Il panorama politico-culturale attuale vede anche come protagonista il Movimento 5 Stelle che ha recentemente protocollato una proposta culturale poiché “Con la cultura si mangia, se tagli l’identità del paese il paese muore” . Il documento suddiviso per punti è volto a ridare luce al nostro faro culturale ovvero il museo. L’indice, composto di otto sezioni, prevede in ordine d’importanza: la verifica dell’agibilità dei locali adibiti a museo tramite intervento dell’ufficio tecnico, la cura della formazione adeguata del personale; il richiamo in servizio dell’ ex direttore e fondatore del museo o l’istituzione di un concorso pubblico per meriti e titoli. I restanti punti raggruppabili nella maxi tematica “salvaguardia e sviluppo” prevedono: l’istituzione di un comitato “amici del Museo” che funga da tramite al dialogo tra amministrazione e ente museo; l’avvio di un progetto di informazione e divulgazione della realtà; introduzione della figura di guida museale; cura dell’archivio e creazione di un laboratorio culturale che collabori con le istituzioni scolastiche. Ultimo cavillo non per ordine d’importanza l’espansione della struttura verso nuovi spazi adeguati (per convenzioni i locali del museo devono essere scelti con parere favorevole del direttore). Una proposta dettagliata quella del M5S che trova in alcuni punti pieno appoggio da parte della nuova amministrazione. Quest’ultima ha riscontrato nel documento grillino molti elementi concordanti al progetto culturale di salvaguardia e potenziamento che intende esplicare “se abbiamo delle buone proposte, da qualsiasi parte politica provengano, noi come amministrazione ne terremo sempre conto. Come sindaco manterrò l’impegno allargandolo a tutti i settori della vita amministrativa”.
L’obiettivo è quindi quello di valorizzare i nostri depositi culturali non solo ridando luce al museo ma anche attraverso nuovi progetti. Come quello regionale che partirà a breve: l’iniziativa prevede quattro giorni dedicati al recupero e alla valorizzazione delle radici storiche e socio-culturali del nostro territorio. Con la collaborazione di Rocco Sapuppo e Franco Barresi e di concerto con il prof. Gambera s’istituirà una giornata dedicata a una visita guidata nei locali del museo con allestimento di una mostra-esposizione di attrezzi rurali e produzioni editoriali.
MARTINA PISASALE