Chioschi per fiori al cimitero. Si continua ad oltranza.
2Sembra ormai diventata la maledizione dei chioschi. Una serie infinita di consigli comunali con i consiglieri che non sembrano più uscirne fuori. Il motivo del contendere è il regolamento del commercio su aree pubbliche che si è impantanato nell’articolo 18 che riguarda i chioschi per la vendita di fiori che il comune vorrebbe far nascere nell’area antistante il cimitero per non lasciare solo l’unico attualmente presente. Nelle intenzioni del sindaco Angelo Agnello che ha messo nero su bianco come proposta al consiglio vi sono ben sette chioschi, o sei+uno se preferite, che dovrebbero occupare circa 200 metri a destra e sinistra dell’ingresso del cimitero mentre lo studio di fattibilità presentato in consiglio nell’ultima seduta di mercoledi, datato settembre 2010 e firmato dai tecnici Salvatore Mazzone e Ennio Cristaudo, ne prevede quattro, o tre+uno sempre se preferite che dovrebbero nascere nella zona sinistra, lasciando invece libera al parcheggio la destra.
Il consiglio di mercoledi sera, convocato come prolungamento del precedente, avrebbe dovuto decidere cosa fare dell’attuale chiosco e comprendere, discutere e votare le linee guida dell’amministrazione come detto contrastanti tra sette e quattro chioschi. Numerosi gli interventi. Alla fine il consiglio ha vagliato tre emendamenti. Il primo presentato dai consiglieri Giuseppe Frazzetto e Nuccio Vitagliano assolutamente contrari alla presenza di ogni tipo di chiosco e favorevoli alla rimozione del presente. Il secondo presentato dal consigliere Nicolò Ferro che ha proposto di spostare il chiosco altrove senza però specificarne la destinazione e il terzo a firma del consigliere Salvatore Agnello e dai colleghi Rosario Minissale, Carmelo Saitta, Mario Manuele e Francesco Leonardi, che ha proposto di “stralciare” dal regolamento l’articolo 18 che riguarda la presenza di chioschi nell’area cimiteriale e di inserirlo in un nuovo regolamento, dando all’amministrazione 10 giorni di tempo per presentare una proposta che tenga conto della presenza di quattro chioschi al massimo. Rimane ferma l’intenzione di approvare al più presto il regolamento del commercio su aree pubbliche contestualmente però al nuovo regolamento sui chioschi nell’area cimiteriale.
Alla fine è passato l’emendamento di Agnello, votato all’unanimità con la sola astensione del consigliere-assessore Biagio Caniglia che ha fatto andare su tutte le furie i colleghi di maggioranza, Mario Manuele e Francesco Leonardi che in chiaro contrasto e dissenso hanno deciso di abbandonare l’aula facendo cadere il numero legale. Se ne riparlerà al prossimo gettone di presenza.
LORENZO GUGLIARA