Colle San Basilio: un contributo alla verità riguardo al Sepolcro del Duce Ignoto.
1Sull’importante sito archeologico posto sulla spianata in cima al Colle San Basilio esiste una discreta letteratura che annovera diverse pubblicazioni, nonché un certo numero di tesi di laurea.
Così, per chiunque voglia documentarsi minimamente sugli antichi fasti dell’area, non sarà difficile imbattersi, dopo una velocissima ricerca informatica, su notizie riguardanti l’interessantissimo monumento sotterraneo che vi si trova , considerato attualmente una “Cisterna” d’epoca greca, e sulla cosiddetta “Corazza del Duce Ignoto” che, come riferisce buona parte di quella letteratura, fu rinvenuta all’interno di una tomba, rinvenuta, a sua volta, all’interno della … cisterna!
Per decenni si è proceduti su tale “strada culturale”, diffondendo queste informazioni forse semplicemente mutuandole da affermazioni e pubblicazioni precedenti, magari confidando sull’assoluta infallibilità di alcune fonti, grazie alle quali potevano evitarsi faticosi sopralluoghi sul colle o estenuanti ricerche d’archivio!
Per tutti questi anni si è affermato, tranne rare eccezioni, che il grande archeologo Paolo Orsi, al quale per primo si devono gli scavi e le scoperte più rilevanti effettuate nella nostra isola, s’imbatté nella tomba del Duce Ignoto proprio all’interno del grande complesso sotterraneo, avendovi qui ritrovato la meravigliosa corazza bronzea.
E così, in tutti questi anni, a tanti cultori dell’argomento pare non sia venuta in mente una semplicissima domanda (che il sottoscritto e il Prof. Dario Palermo, Docente dell’Università di Catania ed illustre studioso dell’archeologia della Sicilia – accorso in illuminato e gentile aiuto – si sono posti immediatamente): che ci faceva la tomba di un illustre soldato nel bel mezzo di una cisterna piena d’acqua?
Sempre che di cisterna si tratti (ma di questo parleremo in altro momento, si spera).
Le risposte non potevano che essere le seguenti:
a) Non si trattava di una cisterna, bensì di un antico edificio religioso.
b) La tomba fu trovata altrove
Solo una persona poteva dare la risposta giusta ed era il suo scopritore: Paolo Orsi!
Grazie all’intuizione del Prof. Palermo è scattata l’estenuante ricerca di un articolo, scritto proprio dal celebre archeologo trentino, in cui era riportato un breve resoconto degli scavi effettuati sul Colle San Basilio, nell’area della presunta città/fortezza di Brikinnia, intorno alla seconda decade del secolo scorso. Un articolo la cui ricerca s’è dimostrata anche abbastanza ardua e che probabilmente è rimasto ignorato a lungo.
Tuttavia i tentativi effettuati hanno procurato gli esiti sperati e l’introvabile scritto è venuto in nostro possesso: siamo adesso in grado (e finalmente) di dare un contributo decisivo, determinante e inoppugnabile alla ricerca storica del nostro territorio.
Un contributo che, si spera, porrà un argine definitivo al dilagare della perdurante inesattezza concernente l’ubicazione del Sepolcro del Duce Ignoto!
Ecco cosa scrive Paolo Orsi in Aretusa, nel numero VII, 4 del 1922: “ Sulla scarpata orientale del colle gli abitanti di Brikinnia avevano installata la loro necropoli (….). Fu in questo punto che il giorno 13 maggio u. s. alla presenza di Donna Maria De Cristofaro si procedette allo scoprimento del “Sepolcro del Duce Ignoto”, come io ho voluto fosse chiamato”.
Questo passo crediamo sia esaustivo e non bisognoso di ulteriori commenti.
In chiusura teniamo a precisare che questa vuole esser soltanto un’occasione per la divulgazione di dati oggettivi al servizio della verità scientifica, nel pieno rispetto di tutti coloro che hanno scritto a proposito, sperando che quanto riportato possa esclusivamente servire a scongiurare future inesattezze.
GINO CALLERI