Collegio dei revisori. Sindaco e Presidente rispondono ai consiglieri del centrodestra
0Il sindaco, Franco Tambone e il presidente del consiglio comunale, Francesco Cacciola, affidano ad un comunicato congiunto la replica alle affermazioni dei cinque consiglieri del centro destra riguardo alla nomina del collegio dei revisori dei conti. Il tutto a poche ore dal consiglio di questa sera che dovrà discutere e approvare il piano triennale delle opere pubbliche, atto propedeutico all’approvazione del bilancio preventivo 2013 che dovrà essere esitato entro sabato prossimo.
“Spiace prendere atto che una parte dei consiglieri comunali, attaccando frontalmente uno dei revisori dei conti neoeletti nello scorso consiglio comunale, abbia voluto politicizzare un organo che deve essere e rimanere tecnico. Le affermazioni dei predetti consiglieri diventano ancor più pretestuose se consideriamo che la nomina é espressione e garanzia anche dei consiglieri di minoranza, a differenza di quanto accaduto in precedenza quando il centrodestra fece man bassa dei revisori accaparrandosene tre su tre.
Per quanto riguarda la situazione economico-finanziaria dell’ente, riteniamo che non si possa attribuire ad un revisore dei conti la responsabilità di vicende complesse stratificate negli anni. La scelta é stata operata su professionisti di alto livello, come hanno evidenziato i curriculum.
Ciò posto, esprimiamo il più ampio sostegno al dott. Spinella – che ha un ottimo curriculum professionale ed ha contribuito a salvare molti comuni dal dissesto – e la piena fiducia a tutto il collegio dei revisori appena eletto e auspicchiamo che la stessa cosa venga fatta da tutti i consiglieri comunali, perchè il primo compito del collegio – al contrario di quello che pensano alcuni consiglieri – è quello di collaborare con il consiglio comunale (art. 239 tuel)“.
Sin qui le dichiarazioni di sindaco e presidente anche se rimane in piedi l’ipotesi di invalidità della nomina di Alfio Spinella, così come spiegato dai consiglieri di centrodestra che hanno fatto appello all’art.235 dell’ordinamento finanziario e contabile, revisione economico e finanziaria del testo unico degli Enti Locali che così recita:
1. L’organo di revisione contabile dura in carica tre anni a decorrere dalla data di esecutività della delibera o dalla data di immediata eseguibilità nell’ipotesi di cui all’articolo 134, comma 3, e sono rieleggibili per una sola volta. Ove nei collegi si proceda a sostituzione di un singolo componente la durata dell’incarico del nuovo revisore è limitata al tempo residuo sino alla scadenza del termine triennale, calcolata a decorrere dalla nomina dell’intero collegio. Si applicano le norme relative alla proroga degli organi amministrativi di cui agli articoli 2, 3, comma 1, 4, comma 1, 5, comma 1, e 6 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 1994, n. 444.
2. Il revisore è revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dall’articolo 239, comma 1, lettera d).
3. Il revisore cessa dall’incarico per:
a) scadenza del mandato;
b) dimissioni volontarie;
c) impossibilità derivante da qualsivoglia causa a svolgere l’incarico per un periodo di tempo stabilito dal regolamento dell’ente.
Nel curriculum presentato da Spinella (leggi), si evince come sia stato nominato nel collegio dei revisori dei conti per due volte, consecutivamente: dal 2001 al 2003 e dal 2003 al 2005. Quella attuale, dunque, sarebbe la terza nomina.