Nomina dei revisori dei conti. Per il centrodestra ha prevalso la politica, non il curriculum.
0Destino che sembra segnato per il collegio dei revisori dei conti. Era accaduto tre anni con la nomina del trio Ferraro, Barresi, Calandra. La storia si ripete, a parti invertite anche questa volta con la nomina di Spinella, Tomasello e Amico. Polemiche e alzata di scudi da parte di cinque dei sei consiglieri del centro destra (De Pasquale che ancora non ci ha fatto sapere se rimarrà fedele a Berlusconi o passerà con Alfano, si è tirato fuori), che porteranno in aula, ma solo consiliare, una questione sulla quale – si legge – il centrosinistra ha confermato di fallire e su cui l’amministrazione ha il dovere di rispondere.
“Nulla di personale intercorre tra noi e la persona eletta. Poniamo una questione squisitamente etica visto che il presidente del collegio appena nominato ha operato in un contesto in cui la pessima gestione economica ha contraddistinto quegli anni da quelli attuali di profonda crisi”.
Secondo i consiglieri, Gabriele La Magna, Biagio Caniglia, Nicolò Ferro, Giuseppe Calandra e Antonino Frazzetto, firmatari del documento, l’art.235 del testo unico degli Enti Locali non consente ai revisori dei conti di essere rinominati nello stesso ente oltre una volta e Alfio Spinella, eletto anche presidente del collegio, è stato già a Scordia dal 2001 al 2004, “controllore” dei conti delle amministrazioni rette da Salvatore Milluzzo, Salvina Gambera, dal commissario Visigoti e da Salvatore Agnello. “Tutti sindaci di centrosinistra, compreso Tambone”. L’articolo 235, tuttavia, viene interpretato con versioni contrastanti dal Consiglio di Stato e dal Ministero degli Interni.
Inoltre, affermano i firmatari, il comune dovrà disporre di un rimborso spesa per il viaggio considerato che Spinella e Tomasello sono residenti rispettivamente ad Acireale e Belpasso. Discorso diverso per Amico, espressione del voto di parte dell’opposizione che è residente a Catania ma vive a Scordia. “Non saremo noi, nonostante le condizioni lo permettano, a procedere a vie legali, nessun ricorso verrà presentato. Ad otto giorni dalla chiusura del bilancio preventivo 2013, il ricorso al voto con unica preferenza rappresenta solo una spartizione di responsabilità sull’esito di un parere ancora incerto”.
E sulla questione revisori torna con un comunicato, ampiamente diffuso anche su FB, il movimento Libertà è Partecipazione il cui consigliere, Delfo Aristodemo, insieme ad Alessandra Naselli di Scordia Bene Comune, aveva chiesto di scegliere i revisori mediante estrazione da un elenco, così come impone l’articolo 16, comma 25 del DL 138/2001 che vale solo per il resto d’Italia ma non per la Sicilia dove ancora si applica il sistema legato alla nomina per voto.
“Come può funzionare un controllo rigido – si chiede Libertà è Partecipazione – se il controllore è l’amico nominato dal controllato? Solo prendendo in riferimento la legge nazionale è possibile rendere l’organo dei revisori dei conti “meno politico” nello svolgimento delle proprie funzioni”.
Il comunicato integrale del centrodestra (leggi)
Il comunicato integrale di Libertà è Partecipazione (leggi)