Continua la protesta dei dipendenti del consorzio di bonifica 10 di Lentini
0Hanno incrociato le braccia ieri mattina i 34 dipendenti del Consorzio di bonifica 10 di Siracusa, oggi riunito con quelli di Catania, Ragusa, Messina, Enna e Caltagirone sotto il Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale. Da cinque mesi non percepiscono lo stipendio e a nulla sono serviti in queste settimane i tentativi sindacali di trovare una soluzione a una vertenza che è – come hanno denunciano Flai Cgil e Filbi Uil – figlia dell’assenza del governo regionale e inevitabile conseguenza della grave esposizione debitoria sotto il cui peso stanno rischiando di crollare tutti i consorzi dell’isola. «I lavoratori – scrivono i segretari provinciali di Flai Cgil e Filbi Uil, Domenico Bellinvia e Giosuè La Terra – sono stanchi e sdegnati. Stanchi delle continue incertezze economiche derivanti da scelte amministrative che nulla hanno a che vedere con la dignità del lavoro. Sdegnati dalle continue promesse fatte e non mantenute dalla politica regionale, che dà la sensazione di voler portare al collasso un ente che è stato sempre protagonista nel territorio». Il sindacato, inoltre, manifesta scetticismo sulla possibilità «che le norme regionali sulla bonifica possano realmente creare sviluppo e stabilità nel settore dell’agricoltura». Ieri mattina i sindaci di Carlentini e Francofonte, Giuseppe Stefio e Daniele Lentini, hanno manifestato vicinanza ai lavoratori intervenendo alla pacifica manifestazione di protesta in Piazza dei Sofisti, dove ha sede il consorzio. Un confronto che si spera possa portare a un risultato concreto è previsto per le 13 di questa mattina. Vi prenderanno parte il commissario straordinario e il direttore generale del Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale, Francesco Nicodemo e Fabio Bizzini, i segretari regionali e provinciali di Flai Cgil e Filbi Uil, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Lentini, Carlentini, Francofonte, Scordia e Militello in Val di Catania e una delegazione di lavoratori, che chiedono certezze sul pagamento dei salari e un’idea chiara sul futuro dei consorzi.
SILVIO BRECI