Continuano gli eventi di “Chi çiauru di inetra”. Serata dedicata a Salvo Basso
0L’evento culturale ispirato dalla seconda raccolta poetica di Sebastiano Cristaudo, “Chi çiauru di inetra”, organizzato dall’associazione CESPOS, sta riscuotendo un buon successo con i vari appuntamenti programmati. Una delle stanza del palazzo Modica si è trasformata in un vero e proprio salotto culturale, con “Note di Poesie”, una serata poetica di versi di autori locali dedicati a Scordia in onore del compianto poeta Salvo Basso.
La serata è stata curata da Maria Vincenza Barresi e Maria Grazia Biancoviso, che hanno chiarito che per loro “la poesia è come una catarsi dei propri pensieri interiori” e per questo “il dialetto è pregnante nella lirica di Basso”, perché egli intende “esternare i propri sentimenti esprimendoli nella lingua natia”, il dialetto appunto. Nella serata, a cui era significativamente presente la mamma di Salvo Basso, sono state declamate poesie di vari autori locali, Salvo Basso in primis, ma anche Biagio Favara, Filippo Gurgone, Pietro Gambera ed altri autori locali. A leggerle erano Nancy Accordino, Salvina Gambera, che ha interpretato le poesie del padre Pietro, la signora Giuseppina Aurora Ferrara, che ha letto una sua poesia ispirata dal dolore della signora Basso alla morte del figlio, e Tania Catalano, che ha recitato alcune sue poesie. Ad accompagnare la lettura dei versi vi era la musica di Daniela Scavo e Rocco Cannizzaro, che hanno reso più coinvolgente il recital.
Durante la serata, a cui era presente anche il sindaco, Franco Tambone, sono stati lanciati alcuni spunti di riflessione sulla cultura nel nostro paese che, come ha detto Salvina Gambera, “è fondamentale per la progressione di un paese” e sull’importanza poetica di Salvo Basso, a cui è dedicati l’omonimo premio che si svolgerà dal 7 al 10 maggio prossimi e che rappresenta un importante evento culturale a Scordia. La serata si è conclusa con un intervento della madre del poeta Basso ed un momento di rinfresco.
FRANCESCO AMATO
Sabato 3 maggio vi sarà l’ultimo appuntamento dell’evento “Chi çiauru di ineṭṛa” organizzato dal CESPOS Scordia in occasione della pubblicazione della raccolta poetica di Sebastiano Cristaudo. Ancora una volta il tema centrale sarà la poesia, infatti, la tavola rotonda che si terrà al primo piano del Palazzo Modica alle ore 19:00 è stata denominata Poesis Mirabilis amica. Il titolo è stato tratto da una poesia della prima raccolta poetica di Sebastiano Cristaudo intitolata “Vorrei gridare a tutti”. La poesia è stata il tema centrale della presentazione del libro “Chi çiauru di ineṭṛa”; è diventata poesia visiva che abbiamo apprezzato grazie al contributo di tanti artisti siciliani che hanno interpretato le poesie di Sebastiano; si è trasformata in musica grazie agli Edo 154 e Salvo Ganci e Nancy Bruna Accordino; è stata l’occasione per ricordare il nostro amato poeta scordiense Salvo Basso e i poeti scordiensi. “Dopo tutto ciò ci è sembrato doveroso, come affermano i membri del CESPOS Scordia, di dire perché abbiamo dedicato tutto ciò alla poesia”. A rispondere saranno delle persone che come afferma Sebastiano Cristaudo “con le loro capacità e conoscenze ci faranno riflettere sull’importanza di quest’arte”. Dopo una presentazione di Sebastiano Cristaudo e la lettura della poesia da cui è tratto il titolo prenderà la parola il prof. Giovanni Amore, professore di Italiano e Latino presso il liceo Scientifico di Scordia, che modererà la serata. Interverranno il prof. Antonino Crimaldi, filosofo e scrittore; il Dott. Sac Matteo Malgioglio, biblista; il prof. Antonio Di Silvestro, docente universitario di filologia della letteratura italiana; la dott.ssa Savio Tecla, psicologa e professoressa e la prof.ssa Maria Tomarchio, docente di Pedagogia e didattica. I professori che interverranno come sostiene lo stesso Sebastiano Cristaudo “sono dei maestri di vita che hanno contribuito alla mia formazione culturale e umana”. La serata è un occasione per riflettere su un arte che l’uomo ha a sua disposizione per dialogare, trasmettere sentimenti e diffondere messaggi.