Degrado nell’area antistante il CCR. Protestano i lavoratori dell’Agesp.
0Inadeguate ed inidonee condizioni di lavoro. Protestano i lavoratori dell’Agesp, la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti della città. Ieri hanno manifestato con un sit-in nel luogo ormai divenuto simbolo del degrado e della inciviltà, ovvero l’area antistante il Centro di Raccolta Comunale dei rifiuti in contrada Rasoli dove si trova la zona industriale. Una nota a firma del segretario generale della FP Cgil, Francesco D’Amico è stata inviata al sindaco, Franco Tambone, al comandante della Polizia Municipale, alla ditta Agesp, all’Ispettorato del lavoro di Catania, al Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asp di Catania e per conoscenza al Comando della locale stazione dei Carabinieri. Una denuncia sulle precarie condizioni in cui sono versano i dipendenti del cantiere costretti a raccogliere ogni genere di rifiuto lasciato quotidianamente all’ingresso del Ccr. Il sindacato ha reso noto che al momento la ditta non ha messo a disposizione dei lavoratori alcun abbigliamento e materiale tecnico adeguato ed idoneo per potere svolgere le loro mansioni regolarmente ed in condizioni di sicurezza. Le istituzioni in indirizzo sono state invitate ad effettuare controlli per scongiurare incidenti che potrebbero mettere a rischio sia l’incolumità dei dipendenti che dei cittadini. Una situazione divenuta ormai insostenibile a causa di alcuni cittadini che, malgrado il centro di raccolta rimanga aperto dalle 9 alle 12 di tutti i giorni escluso il sabato, continuano a depositare rifiuti di ogni genere soprattutto all’imbrunire. Il campionario è vario e va da frigoriferi, televisori a tubo catodico, materiale in eternit e pneumatici. Nei giorni scorsi una pila di pneumatici lasciati su un marciapiede è stato sottoposto a sequestro dal comandante della Polizia Municipale che ha inviato una circostanziata denunzia alla Procura della Repubblica di Caltagirone mentre l’amministrazione continua ad investire risorse economiche per bonificare le aree utilizzando proprio il personale dell’Agesp che ieri ha detto basta di fronte a materiale che spesso viene occultato in voluminosi sacchi di plastica neri di cui ne è sconosciuto il contenuto. Qualche giorno fa il sindaco ha disposto la chiusura di alcuni accessi alla zona industriale per evitare l’insorgere di micro discariche ma da più parti si invoca l’utilizzo di maggiori controlli anche se si tratta di una vasta area divenuta terra di nessuno pur essendo sede di numerose aziende produttive locali.