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La mozione di sfiducia nell’era di Facebook

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  • di Scordia.info
  • in Editoriale
  • — 7 Dic, 2015

Degli ultimi cinque sindaci che si sono succeduti nella carica a Scordia, solo uno, Angelo Agnello non ha dovuto fare i conti con la sfiducia presentata dai consiglieri. Era accaduto a Salvatore Milluzzo respingere la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri del centro destra ma erano caduti invece Salvina Gambera, impallinata anche da esponenti del centro sinistra il 18 novembre 2003 e Salvatore Agnello costretto a lasciare la carica nella lunga notte del 28 dicembre 2007.

Adesso tocca al sindaco Franco Tambone, anch’egli votato in una coalizione di centro sinistra, fare i conti ed è proprio il caso di dirlo, con la mozione di sfiducia presentata dagli otto consiglieri di opposizione, due di sinistra, Rizzo e Aristodemo e sei di centrodestra, Di Pasquale, Caniglia, Calandra, Frazzetto, La Magna e Ferro. Nella seduta che dovrà essere convocata dal presidente del Consiglio comunale entro i primi giorni del 2016, anno pari (i due sindaci Gambera e Agnello sono stati sfiduciati in anni dispari), ci vorranno 14 voti per interrompere l’esperienza del giovane avvocato scordiense espressione di un Pd che non vive momenti di gloria anche nella città. Tambone ha dalla sua i numeri ma dovrà intervenire presto con un’azione molto incisiva in Giunta, rimasta inalterata dal giorno del suo insediamento con due assessori in quota Megafono (Centamore e D’Agosta) e due Pd (Corbino e Lo Castro). I malumori interni al partito con l’area Renziana che chiede maggiore visibilità non possono passare inosservati al sindaco che prima della presentazione della mozione aveva soprasseduto ad ogni tipo di intervento.

Intanto la mozione di sfiducia passa attraverso i social con i consiglieri Nicolò Ferro e Guido Rizzo tra i primi ad utilizzare quasi quotidianamente Facebook. Ferro ha coniato un hastag: “Una sfiducia civile ancora prima che politica” mentre Rizzo si è spinto oltre utilizzando change.org con l’invito a firmare la petizione per sfiduciare “online” il sindaco anche qui con un hastag, vota la sfiducia.

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