Diamo una mano all’agricoltura. Il grido d’allarme della UilA.
0L’aula consiliare del comune ha ospitato il 5° congresso organizzato dalla Uil Agroalimentari. Erano presenti il sindaco Franco Tambone, l’assessore alle attività produttive, Francesco D’Agosta e il presidente del consiglio comunale, Francesco Cacciola. A presiedere il congresso il segretario generale Uila di Catania, Nino Marino, il segretario generale Uil di Catania, Angelo Mattone e il componente della segreteria provinciale, Fortunato Parisi oltre al segretario comunale Tano Corbino. Al termine di un serrato dibattito sono emerse alcune proposte.
Lotta al caporalato e al lavoro nero. La Uil di concerto con l’assessore D’Agosta ha stilato un accordo da inviare alle forze dell’ordine per un impegno forte per fare cessare questo fenomeno. E’ stato attivato un numero gratuito, 800974263 che permetterà di mettere in moto i canali ispettivi.
Al governo regionale è stato chiesto un piano agricolo ed un tavolo permanente su cui confrontarsi. Le aziende in regola con i contributi e che rispettano i contratti di lavoro devono essere premiati con sgravi fiscali.
Allo stesso governo regionale e nazionale è stato chiesto di intervenire presso la Comunità Europea affinchè sia rivisto l’accordo sottoscritto con il Marocco ed i paesi del Sud Africa. Fra le proposte anche la richiesta che l’acqua degli invasi sia messa subito e con maggiore celerità a disposizione dei proprietari dei terreni già provati dal costo eccessivo dell’energia elettrica e costretti spesso a fare ricorso all’acqua di pozzi privati ed infine si chiede al governo una riforma pensionistica flessibile al pari del resto d’Europa. Si tratta di un lavoro usurante e non è possibile andare in pensione con 42 anni di contributi o a 65 anni per le donne e 67 per gli uomini. La Uil propone di accorciare l’età pensionistica e accompagnare questi lavoratori alla pensione con una piccola penalità e concedere la pensione in base ai contributi versati e liberare così nuovi posti di lavoro.