DICHIARAZIONE DI AUTOSOSPENSIONE DAL PARTITO DEMOCRATICO.
0La sottoscritta consigliera Mari Jessica con la presente dichiarazione manifesta e rende nota la propria posizione a seguito della recente evoluzione politico/amministrativa.
Spinta da ragioni di trasparenza, in primis nei confronti dei miei elettori ed a seguire verso tutta la cittadinanza, mi è doveroso illustrare in maniera dettagliata le motivazioni che mi hanno portato ad effettuare questa comunicazione.
Innanzitutto, premetto che il mio entusiasmo all’apertura delle campagna elettorale per le amministrative del 2013 era sorretto sia da motivazioni di carattere soggettive costituite da un’importante occasione di crescita a livello personale, sia da ragioni di interesse collettivo, attraverso la proposizione delle mie idee all’interno di un partito strutturato com’è il Partito Democratico, per ottenere, dal confronto costruttivo con gli altri, le soluzioni per i molteplici e annosi problemi che riguardano la nostra città.
Pertanto, sospinta dall’impulso prorompente dell’onda “anomala” del vento del cambiamento auspicata dal candidato sindaco, mi sono affacciata, per la prima volta, alla vita politica della mia città, contribuendo con il mio sostanzioso (ed esclusivo) e determinante contributo, attraverso la fiducia dei miei elettori, alla vittoria delle amministrative del mio partito.
Purtroppo, ben presto, all’indomani dell’elezione del sindaco, mi accorsi che la mia idea di realizzare una democrazia partecipata, promossa dalla cittadinanza con il contributo attivo dei consiglieri di maggioranza, si apprestava a rimanere solamente un concetto utopistico ma nonostante ciò, giustificata dalla scusante rappresentata dalla mia giovane età e sospinta da un senso di appartenenza al mio gruppo politico, mi affidai per oltre DUE anni completamente alle disposizioni oligarchiche che il partito impartiva.
L’immobilismo amministrativo, comprovato dall’atteggiamento inerme del sindaco su questioni di notevole importanza quali, per citarne alcune, gestione rifiuti, illuminazione pubblica, gestione impianti sportivi ecc…, ha creato, inoltre, un netto distacco tra amministrazione e partito, il quale non si rispecchiava più nelle scelte di governo ma che fu ridimensionato a rappresentare il “teatro” di numerose abdicazioni all’interno del medesimo da parte di membri storici del partito.
A seguito della più assoluta indifferenza da parte del primo cittadino e nel silenzio più totale degli organi di partito (segretario in primis), stimolata dell’incitamento di alcuni membri del partito, i quali volevano contribuire con una nuova progettualità a dare un cambio di passo nella qualità e nel metodo, legittimando le idee dei cittadini e interpretando attraverso la rappresentatività politica i bisogni della città, mi apprestai a far parte di un gruppo di maggioranza all’interno del Pd, con l’obiettivo di poter sviluppare un programma utile per la collettività, attraverso una partecipazione attiva al governo della città.
Nemmeno l’estremo tentativo di astenerm(c)i in merito alla mozione di sfiducia, il cui scopo principale era quello di animare il dibattito politico per evidenziare le lacune che si erano poste in essere nel corso dell’attività politica espletata fino a quel momento, destò una reazione da parte dell’amministrazione.
Nei giorni recenti, la prevaricazione degli interessi e delle aspirazioni di carattere esclusivamente personale da parte dei consiglieri di maggioranza, le quali hanno scatenato una vera e propria asta al rialzo per l’approvvigionamento delle poltrone, hanno creato un’inesorabile spaccatura, ormai completamente alla deriva, suscitando un profondo sconforto nella mia persona, tanto che mi sono sentita in estremo imbarazzo a dover assistere a certe riunioni.
Pertanto, avendo visioni distanti dal mio gruppo di maggioranza ho preferito mettermi ancora una volta a disposizione del sindaco e del partito ma quest’ultimo disperato tentativo di “incollare i cocci” di ciò che rimaneva del partito sono stati premiati con un’ulteriore chiusura nei miei riguardi da parte dell’amministrazione ed in particolare dal sindaco.
A seguito della definitiva trasformazione del partito da conduzione familiare a quella individuale e alle recenti vicissitudini prospettate in questi ultimi giorni, che hanno portato alla formazione di una “giunta del sindaco”, che rappresenta solo un estremo e deprimente tentativo di “tirare a campare”, comunico la mia ferma e decisa volontà di autosospendermi dal Partito Democratico, almeno fino a quando un barlume di dignità possa scrutarsi nel volto di chi fino ad oggi non ha sicuramente rappresentato né me né l’intera cittadinanza.
Mari Jessica