Disastro ambientale sempre più diffuso
0Rifiuti interrati e fogli di eternit occultati nelle contrade Arcimusa e Carcarone
Molto si deve alla chiusura del Centro di Raccolta Comunale mentre rimane ancora sotto sequestro la strada N in zona industriale
Alle prime luci dell’alba, un camion ha appena finito di depositare il suo carico di rifiuti. Sacchi pieni, materiale inerte, scarti proveniente da opere di edilizia. Con molta probabilità non sarà l’unico carico perché il grande fosso scavato da una ruspa è ancora molto capiente. Si trova in aperta campagna, a ridosso dei verdi e rigogliosi agrumeti che costeggiano la strada provinciale 69/II, la strada che collega la strada statale 385, Catania – Caltagirone alla 194, Catania – Gela. Facilmente accessibile e a pochi chilometri dal centro abitato di Scordia, in contrada Arcimusa, a qualche metro da un canalone, rappresenta una “spia” accesa su un territorio spesso preso di mira da persone senza scrupoli. Il timore, anche tra le forze dell’ordine che indagano su quelli che sono ormai reati penali, è che essere la discarica in contrada Arcimusa possa essere una delle tante disseminate nella zona e che potrebbero già essere state occultate.
Un disastro ambientale che rischia di allargarsi a macchia d’olio, favorito anche dalla chiusura del centro di raccolta comunale che, non più funzionante da due anni, non adempie più al ruolo di collettore di rifiuti speciali, elettrodomestici, cartoni. Questo ha favorito il proliferare di tanti “fai da te “che, contravvenendo alle norme in materia di conferimento dei rifiuti, si improvvisano trasportatori di ogni genere di materiale, comprese le pile di pneumatici che vengono accatastate sui marciapiedi nei pressi dei rivenditori di pneumatici e che vengono prelevate, di solito, nelle prime ore della mattina, prima dell’orario di apertura.
Un altro luogo divenuto ormai una discarica a cielo aperto si trova in contrada Scorciacavallo, meglio conosciuto come il “Carcarone” ai piedi di un costone roccioso che si erge sino a raggiungere la vicina Militello in Val di Catania. Anche qui sono state abbandonate numerose lastre di eternit e mattonelle di catrame, materiale di risulta delle numerose riparazioni effettuate nelle vie cittadine. A ridosso della strada, mai completata, occultata alla vista dei passanti, si trova una discarica mentre i sacchetti di rifiuti vengono quotidianamente depositati lungo il ciglio della stessa strada.