Domani si vota la sfiducia a Tambone. Il Pd lancia un appello all’unità del centro-sinistra
0A distanza di appena sette mesi, si torna a discutere e votare una mozione di sfiducia al sindaco Franco Tambone. Il futuro dell’amministrazione è nelle mani dei consiglieri comunali e non solo in quelle dei nove che hanno firmato l’atto di sfiducia ma anche e soprattutto in quelle dei cinque consiglieri della neonata formazione Progressisti di Sinistra ex Megafono. Anche a loro è rivolto l’appello del Partito Democratico che nell’esprimere il pieno sostegno al sindaco, si rivolge ai consiglieri comunali che si riconoscono nell’area del centrosinistra affinchè respingano la mozione.
La visita domenicale del coordinatore provinciale del Pd, Enzo Napoli è stata finalizzata a serrare i ranghi nel partito in vista della delicata fase politica che potrebbe abbattere uno dei pochi baluardi del Pd rimasti nel calatino. L’incontro di ieri si è concluso con la stesura di un comunicato stampa (leggi) a firma congiunta con il coordinatore locale, Paolo Calcò. Alla vigilia della mozione di sfiducia superata nella seduta consiliare del 29 dicembre 2015, la guida politica del Pd locale aveva lanciato un anatema: “Chi vota la sfiducia è fuori dal partito”. Furono tre i consiglieri del Pd che con la loro astensione lanciarono un chiaro segnale all’establishment del partito. Josè D’Amico e Salvatore Barresi rimangono apertamente critici nei confronti dell’attuale gestione della cosa pubblica mentre nel frattempo Jessica Mari si è anche autospesa dal partito, insieme al collega Carmelo Bellò che lo aveva fatto prima di lei.
Per concludere anzitempo l’esperienza amministrativa del sindaco Tambone, a due anni dalla fine del mandato naturale, saranno necessari 14 voti. Appuntamento domani alle 18 nell’aula consiliare del Comune. La seduta sarà trasmessa in diretta streaming sul nostro sito e sulla pagina di Facebook.