Don Rocco Todero è il nuovo parroco di San Domenico Savio
0Ieri sera don Rocco Todero ha pienamente preso possesso della nuova parrocchia. Il Vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica all’inizio del ministero pastorale di don Rocco Todero, che lo scorso 29 giugno è stato nominato Parroco di San Domenico Savio. Don Todero succede a don Matteo Malgioglio, che ha guidato la Parrocchia dal 2013 e che lo scorso mese di giugno è stato nominato Maggiore Parroco di Santa Agrippina a Mineo.
Il nuovo parroco è stato accolto dalle note della banda musicale nella chiesa di S. Domenico Savio, gremita nonostante le restrizioni causate dalla pandemia. Alla celebrazione hanno partecipato le Autorità cittadine – che hanno fatto dono al nuovo parroco di un piatto in ceramica “che possa diventare uno scrigno per raccogliere le belle esperienze del ministero a Scordia”, come ha sottolineato il Sindaco, Franco Barchitta – e numerosi sacerdoti.
“È, insomma, una Parrocchia semplice, fatta di persone semplici – ha detto un rappresentante della Comunità Parrocchiale rivolgendo il discorso di saluto al nuovo Parroco –. Che non ha bisogno di ‘cose grandi’ e di ‘effetti speciali’, ma che si nutre della genuina espressione della fede e della gioia dell’incontro con il Signore Risorto. È questo ciò di cui c’è bisogno, di qualcuno che ci insegni a riscoprire la presenza di Dio nelle nostre vite, per poterla testimoniare agli altri, soprattutto ai tanti lontani”.
“Imparerò da voi a fare il parroco”, ha sottolineato invece don Rocco, ricordando il fatto di svolgere per la prima volta questo ministero. “Non mi presento a voi con un piano pastorale preciso – ha aggiunto – ma intendo mettermi in ascolto e imparare a conoscere tutti voi e le varie realtà che animano questa Comunità Parrocchiale, per condurre al meglio il cammino che il Signore ci chiama a compiere insieme”.
La Celebrazione si è conclusa con un momento di festa nel sagrato, animato dalla banda musicale e dallo scoppio dei fuochi d’artificio.
FRANCESCO AMATO