Dopo l’inaugurazione con il Minuetto torna la Littorina
0Non c’è più il moderno “Minuetto” che ha riaperto sabato scorso, in una vasta area del Calatino-Sud Simeto, il traffico ferroviario. Dopo due anni di paralisi, l’utenza locale ha rivisto la “Littorina” dei vecchi tempi sulla tratta Catania-Caltagirone (diramazione Lentini-Valsavoia) che interessa almeno sei comunità del comprensorio.
Il ritorno al passato, con il fascino old style della motrice, non ha convinto tutti i passeggeri. Il convoglio dèmodè di Trenitalia non è piaciuto nemmeno ai sindaci di Militello e Scordia, Giovanni Burtone e Francesco Barchitta, che hanno trasmesso, a Roma, una nota di protesta ufficiale nei confronti delll’amministratore delegato delle ferrovie.
«Chiediamo – hanno scritto i due primi cittadini – l’apertura di un tavolo istituzionale e un confronto sugli investimenti. Il materiale rotabile è tornato quello “agè” di altri periodi. Si sono subito perse le tracce del treno da parata che ha ripristinato i collegamenti con il capoluogo etneo. La pessima abitudine dell’abito da circostanza, durante la giornata inaugurale, non è stata evidentemente superata».
Burtone e Barchitta hanno espresso apprezzamenti per l’iniziativa del governo regionale e del gestore del servizio pubblico, che risponde parzialmente alle aspettative delle comunità calatine, in una “stagione” di collegamenti precari e trasporti carenti. Nella stessa missiva sono state avanzate, inoltre, lamentele per il numero delle corse giornaliere e gli orari.
Sono attualmente previste tre partenze dalla stazione di Catania centrale (alle ore 5.38 , 13.16 e 17.00) con arrivi alla stazione di Caltagirone (alle ore 7.28 , 15.10 e 18.44) dopo tempi di percorrenza variabili (circa 1 ora e 50 minuti). Sono anche tre le partenze dalla città della ceramica (alle ore 8.00 , 15.23 e 19.18) e gli arrivi al capolinea catanese (alle ore 9.38 , 16.56 e 20.55 ).
La tabella di marcia include le fermate alle stazioni disabilitate di Grammichele, Vizzini-Licodia Eubea, Militello e Scordia, nelle cui aree esterne sono stati eseguiti lavori di manutenzione a impianti e opere. Sono stati rinnovati arredi, cestini porta-rifiuti e panchine per viaggiatori. Per motivi di salvaguardia e custodia del patrimonio, invece, non sono stati riaperti i vecchi edifici, le sale d’attesa e i servizi igienici.
«Resta soprattutto da sciogliere – hanno aggiunto i due sindaci – il nodo dell’utilità del trasporto ferroviario. Se gli orari non corrispondono alla domanda degli utenti, pendolari e studenti, nell’opinione pubblica potrebbe crescere l’idea dello sperpero di denaro. Occorre più rispetto degli investimenti delle risorse finanziarie, che appartengono, comunque, agli stessi cittadini».
L’appello non è passato inosservato all’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, che ha parlato di «polemiche sterili. La linea interna – ha detto – era stata annoverata nel 2017 tra i rami secchi da tagliare. Il governo della Regione siciliana ha subito assunto, dopo il suo insediamento, l’impegno di riaprire il collegamento ferroviario, che adesso ha regolarmente mantenuto».
Falcone ha poi assicurato che, entro il prossimo mese di aprile, il treno “Minuetto” tornerà a correre sui binari calatini: «In primavera – ha concluso – saranno modificati pure gli orari. Non c’è insensibilità, ma eloquenza di fatti. Le corse saranno adeguate alle esigenze dei viaggiatori».
LUCIO GAMBERA