E’ morto il giovane rimasto ustionato dalla fiamma dell’alcool lo scorso 3 agosto
0E’ morto la sera di Ferragosto, dopo tredici lunghi giorni di agonia, Seby Perricone, il 24enne catanese che lo scorso 3 agosto durante una scampagnata con amici a Scordia, era stato investito dal ritorno di fiamma dell’alcool etilico denaturato, utilizzato per l’accensione della carbonella posta sul barbecue. Una tranquilla scampagnata fra amici, dunque, conclusasi in tragedia in una domenica di agosto. I ragazzi si erano riuniti in una campagna alle spalle del cimitero di Scordia. Intorno alle 12 si è consumato il dramma con il ragazzo che è stato investito in pieno dalle fiamme sprigionate dall’alcool spruzzato sulla carbonella. Ai soccorritori del 118, giunti immediatamente sul posto, le condizioni del giovane sono apparse subito drammatiche con ustioni su almeno il 40 per cento della superficie corporea tali da costringere il medico rianimatore a provvedere all’intubazione per evitare l’ostruzione delle vie aeree conseguente all’edema ingravescente. Trasportato in elisoccorso presso il centro grandi ustioni dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, i medici hanno tentato i tutti i modi di evitare il drammatico epilogo sopraggiunto per le gravissime complicanze. Una morte che lascia nel dramma e nello sconforto la famiglia e gli amici del giovane catanese che aveva una grande passione per le moto. Il suo profilo Facebook si è trasformato nei giorni scorsi in un luogo di preghiera e di incoraggiamenti ma tutto è stato vano. Sulla stessa bacheca sono numerosi in queste ore i commenti postati da chi lo ha conosciuto e apprezzato. Scrive Paolo: “Il tuo angelo ti ha messo le ali per salire in Paradiso ma sarai sempre nei nostri cuori”. “Sei sempre stata una persona solare, dinamica e allegra” scrive Flavia. “Bella persona come pochi, estrema sincerità e trasparenza con tutti, sempre con il sorriso sulle labbra” scrive Santo. Ironia della sorte è toccato allo stesso Seby postare l’ultimo commento sulla propria bacheca di Fb un paio di ore prima dell’incidente di quella maledetta domenica di agosto: “Se sono così comprensivo e così tranquillo e riesco a non sbilanciarmi e solo perché è bello vederti nel tuo mondo e bello vederti felice anche se leggere i tuoi occhi fanno esplodere i pensieri e sembrano quasi bloccare il tempo e portano a pensare che sia tutto un bel ricordo perché prima di quando crediamo l’unico spazio che avremo a disposizione sarà quello dei nostri pensieri”.