I fotografi di Scordia in mostra per il Santo Patrono
0In occasione dei festeggiamenti patronali di San Rocco, il piano terra di palazzo Modica è lo scenario di una mostra fotografica inaugurata ieri sera, dopo le celebrazioni della vigilia di S. Rocco. Una manifestazione, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, che prova attraverso le immagini, ad esaltare il culto a San Rocco, che Scordia invocò patrono sin dalla sua fondazione.
La mostra, intitolata “I fotografi di Scordia per San Rocco”, ha visto coinvolti cinque fotografi di Scordia, diversi per stile e formazione, in una personale reinterpretazione del simulacro del santo patrono della città: Rocco Cristaudo, Salvina Favara, Alessandra Lanzafame, Angelo Lopresti e Antonio D’urso e Angelo D’Agosta di Ikos Photo.
“I fotografi di Scordia sono stati chiamati a sostare davanti alla statua del nostro patrono San Rocco, – così scrive il parroco, p. Vito Valenti, nel pieghevole della mostra – lo stesso soggetto, guardato e riguardato, descritto da angoli e con luci diverse, perché diverso è l’occhio che cattura e dice emozioni, sentimenti, riflessioni e pensieri”.
Guardando le immagini in esposizione, infatti, si notano subito i diversi modi di rappresentare il santo patrono. È da sottolineare la presenza di quasi tutti fotografi matrimonialisti, che normalmente si esprimono con foto di cerimonia e che hanno voluto cimentarsi senza riserve anche in questa manifestazione. Alcuni scatti si soffermano sui numerosi dettagli fisici della ricca iconografia del santo: troviamo ritratti arricchiti da suggestivi effetti di sfocatura, altri, descritti attraverso l’utilizzo delle tecniche digitali, inseriscono i ritratti del santo tra i preziosi stucchi della chiesa madre. Altre immagini, invece, si sono servite di una vera e propria architettura scenica, con luci e persone coinvolte, per permettere al visitatore di immaginare gli appestati salvati per l’intercessione del santo patrono di Scordia, il cui culto è capillarmente diffuso per la sua notorietà taumaturgica di guaritore dalla peste bubbonica.
E la diversità di cui parla p. Valenti è evidenziata anche dal diverso supporto su cui è stato installato ogni gruppo di fotografie: l’utilizzo di pannellature e di ricercate cornici sottolineano ed esaltano in modo distinto ciascuna immagine.
Il lavoro complessivo che ne esce fuori è una manifestazione culturale diretta nella tematica, ma ricca di interpretazioni, letture, ma anche riletture personali degli autori, che stimolano l’osservatore a guardare attentamente ogni immagine, piuttosto che vederle nel loro insieme; una manifestazione che prova, attraverso le immagini, ad esaltare il culto a San Rocco, che Scordia invocò patrono sin dalla sua fondazione.
La mostra si potrà visitare fino al 23 agosto dalle 19 alle 22.
FRANCESCO AMATO