E’ morto Rochy, il cane comunale. Il ricordo di Isabella Calleri dell’associazione Mi fido di Te
0L’estate di cinque anni fa ci arrivò una chiamata da parte dei Carabinieri di Scordia che ci segnalavano un cane sanguinante nel pianerottolo di una delle case popolari del paese. Io e gli altri volontari dell’Associazione Mi Fido di Te non eravamo in loco quella sera e intervennero due volontari dell’associazione di Militello,tra cui la nostra cara amica Rosaria Mazzara. Il piccolo amico a 4 zampe perdeva sangue dalle gambe posteriori e non riusciva a deambulare. I volontari lo portarono a casa mia. Da li iniziò il calvario di radiografie (e di questo ringrazio il Sig.Enzo Caruso, allora Presidente dell’Associazione Pace di Lentini), medicinali e preventivi di operazioni.Il caso volle che il piccolo cucciolo si riprese senza alcun intervento chirurgico e dopo essere stato sottoposto a microchippatura, fosse reinserito sul territorio. Lo chiamammo Rocky. La sua dolcezza e la voglia di vivere ci fecero capire che sarebbe diventato il cane di tutti, il cane comunale, per questo lo chiamammo come il nostro Patrono anche se all’americana.
Rochy si stabilì soprattutto vicino ai locali del Comune e, comunque, nel centro storico di Scordia (soprattutto a Piazza San Rocco) dove veniva coccolato da tutti, gente di fuori, paesani, attività commerciali, ma il suo papà adottivo, quello che lo ha curato fino alla fine e che lo ha amato senza riserva è stato l’Architetto Salvare Campisi. Rocky era la sua ombra, dormiva nel suo ufficio e lo seguiva ovunque. Fino a qualche mese fa quando Rochy diede i primi segni della malattia, sbanda e sembra avere male alle zampe che gli erano state curate. Ma non è avvelenamento ne dolore. E’ qualcosa di più. Allora approfondiamo la situazione, vengono chiamati molti veterinari che si fanno diagnosi di tumore al midollo. Ci cade il mondo addosso perchè dopo anni di esperienza sappiamo che questo male è incurabile e che lui dovrà passare giorni di dolore.
Intanto Rochy viene portato nelle cliniche e i suoi esami mandati anche a Bologna nella speranza che i colleghi siciliani si fossero sbagliati, ma nulla. Ma la risposta è sempre quella. “Non c’è nulla da fare”.
Intanto Salvatore Campisi lo porta a casa sua e gli fa conoscere l’amore di una casa e di una famiglia e li lo tiene per tutti questi mesi, mesi di tranquillità ma anche di dolore, preoccupazione. Rochy non sente più le zampe di dietro e poi quelle davanti. Il nostro Rocky,lo “sbintuliusu” amato da tutti, non si regge più in piedi. Ed oggi l’epilogo tragico,triste per tutti noi. Rochy se n’è andato, ma felice, con una carezza, un bacio da parte della famiglia che lo ha amato dal primo momento. CIAO ROCHY, non ti dimenticheremo mai!
Oggi stesso l’Associazione farà richiesta per erigere una statua in suo onore nell’area verde di Via Guglielmino, quella che si trova dopo i bagni pubblici e chiederà di farla diventare la prima Area Dog del Comune di Scordia, per sensibilizzare, ancora una volta,la cittadinanza verso i cani randagi che sono una risorsa da coltivare e non vite da spezzare.
ISABELLA CALLERI Associazione Mi Fido di Te