Esplosione in piena notte in via Fonte. Preso di mira il portone di una palazzina.
0Una bravata? Un atto intimidatorio? Sono queste le domande che si stanno ponendo in queste ore i carabinieri del nucleo operativo di Palagonia che, insieme ai colleghi della locale stazione di Scordia, sono intervenuti la notte scorsa intorno alle 2.15 in via Fonte n. 103, a due passi dalla caserma, per l’esplosione di cinque bombolette utilizzate per la ricarica delle cucine da campeggio, innescate da un contenitore di benzina che ignoti hanno posto nell’atrio della palazzina, attraverso un cancelletto. L’esplosione (almeno tre i boati, più forte secondo testimoni il secondo) avvertita in buona parte del paese, ha svegliato l’intero quartiere “Fiumillo” ed in particolare due dei tre nuclei familiari che abitano la palazzina. Una terza famiglia, infatti, era assente perché si trova in ferie. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. Nessun danno alle persone ma solo al portone d’ingresso. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno ascoltato i destinatari del vile gesto, famiglie di onesti lavoratori. Avviate le indagini per comprendere i motivi di quello che sembra essere un attentato in piena regola che, malgrado la notte fonda, ha richiamato l’attenzione di molti curiosi. In città intanto cresce la preoccupazione. In un post su Facebook un cittadino scrive: “Ma cosa sta succedendo a Scordia? Macchine che in piena notte prendono fuoco, portoni di abitazioni presi a fuoco, furti vari. Ci dobbiamo preoccupare?”. L’ultimo episodio criminoso risale a domenica scorsa quando in piena notte una macchina ha preso fuoco in via Vespri mentre qualche settimana fa, in pieno giorno, è toccato ad una giovane ventenne la cui auto è stata colpita da un rudimentale ordigno lanciato da uno sconosciuto che ha causato un incendio. In questi caso sono intervenuti i carabinieri e la polizia urbana. Intanto sull’episodio della notte scorsa interviene il sindaco, Franco Tambone: “Quale che sia la matrice dell’atto, per il quale saranno le indagini a fare luce si tratta di un gesto preoccupante per le modalità e il luogo nel quale è avvenuto, nel centro abitato in prossimità della caserma dei carabinieri. In questi momenti i cittadini devono sapere che non saranno lasciati soli e per questo voglio esprimere la solidarietà dell’amministrazione alle famiglie che hanno rischiato di avere conseguenze ben più gravi da un atto vile”.