Expo 2015, la Sicilia prima tra le regioni partner
0Sicilia bedda..
Terra dai mille colori. Isola di sole e di mare. Litorale dai profumi appassionanti. Dolce e amara come l’odore inebriante del gelsomino e il sapore aspro delle sue Lumie.“Terra del silenzio” dove è il ritmo del mare che scandisce la vita.
La Sicilia di Pirandello, Sciascia, Verga e Quasimodo crocevia di menti eccelse si fa strada anche sul campo alimentare divenendo la prima regione Italiana partner ufficiale di Expo Milano 2015.
L’Expo 2015 è un esposizione universale che non si limita alla rassegna espositiva ma che vede coinvolti attivamente numerosi soggetti attorno ad un tema. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è la tematica dell’esposizione che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.
Saranno 130 i paesi partecipanti per una superficie espositiva di un milione di metri quadri.
Le stime? Sono previsti ben 20 milioni di visitatori.
La regione Sicilia gestirà da capofila il gruppo Biomediterraneo guidando uno dei 9 cluster.
Sorgerà infatti per la prima volta nella storia una vasta area di 1900 metri (detta cluster) dedicata alla fiera alimentare a tema comune.
I 9 cluster saranno dedicati a varie tematiche comuni a 12 paesi: Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia. Tra i molteplici temi: “Isole mare e nutrizione”, “Biodiversità”, “Caffe”, “Dieta Mediterranea”. Il Cluster siciliano, assegnato alla Sicilia dopo una gara vita dal progetto dell’assessorato regionale all’Agricoltura, è l’unico ad essere guidato da un’istituzione pubblica.
La tradizione culinaria millenaria sicula la farà da padrone, per tutti i 184 giorni, sfruttando il suo binomio cibo-cultura.
Quello della regione è inoltre un primato, prima tra le regioni a divenire partner ufficiale di Expo Milano 2015.
Stando al progetto la ristorazione verrà totalmente fornita con materie prime siciliane: olio extravergine di oliva, pane, arance rosse, formaggi, pomodoro di pachino, vino, carni, pesce e dolci. L’obiettivo è quello di celebrare la dieta mediterranea, riconosciuta quale Patrimonio Immateriale dell’umanità dall’Unesco.
La tradizione culinaria e agroalimentare sicula farà da punto ci congiunzione tra l’Italia e i popoli Mediterranei.
L’opportunità siciliana è quella di intercettare le rotte turistiche e spingere il turismo verso la nostra cultura alimentare. La cultura millenaria agroalimentare della Sicilia è infatti comprovata dai marchi riconosciuti quali: Doc dei vini e Igp degli olii extravergine di Oliva.
«Per l’Expo- dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Ezechia Reale – saremo presenti all’interno del Padiglione Italia con spazi tematici dedicati a pane, pasta e olio e con uno spazio dedicato al vino dove si potranno degustare e vendere via internet i prodotti. Per quest’ultimo abbiamo predisposto un bando per selezionare le aziende che vorranno essere presenti».
L’Expo offrirà dunque l’opportunità di valorizzare, internazionalizzare e promuovere le eccellenze agroalimentari autoctone.
Una visione in rosa quella dell’esposizione che prevede una madrina per ogni paese partecipante. Non ha caso la scelta è ricaduta sulla donna, infatti secondo la cultura mediterranea questa ha il compito di trasmettere le tecniche di conservazione, la dieta e la produzione.
La Sicilia inoltre si fa sempre più Blue, puntando alla Blue Economy. Si tratta di un’economia attenta all’ambiente basata sull’uso di tecnologie ispirate al funzionamento della natura. Ovvero ogni scarto del processo produttivo viene trasformato in una nuova risorsa per un altro processo.
Palermo, Marsala e Mazzara del Vallo saranno a tal proposito protagoniste dell’Expo dei distretti agroalimentari Blu Sea Land dal 9 al 12 ottobre. L’esposizione, considerata una prova generale per l’Expo 2015, che vedrà 30 paesi partecipanti è considerata strategica per l’inserimento all’estero dei nostri prodotti.
Martina Pisasale