Furti nella campagne. L’Asaes incontra il comandante della Compagnia dei Carabinieri
0La campagna agrumaria non è iniziata sotto i migliori auspici. Tanto lavoro, sacrificio, ingenti spese che puntualmente vanno ad infrangersi nella piaga dei furti delle arance e con le continue scorribande negli agrumeti. Una vera e propria mannaia che si abbatte sugli agrumicoltori il cui grido è stato raccolto dall’Associazione Antiracket e Antiusura “Nicola D’Antrassi” che hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il capitano Stefano Russo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Palagonia. Nel corso dell’incontro che si è svolto nei locali della caserma, il consiglio direttivo e alcuni soci imprenditori nel settore agrumicolo hanno manifestato il grave stato di disagio in cui si è costretti ad operare con l’irrisolto problema dei furti nelle campagne ed in particolare il furto degli agrumi. “I nostri imprenditori ed agricoltori – ha affermato la presidente Daniela Di Stefano – sono stanchi di assistere inermi alla recrudescenza dei furti di mezzi agricoli e prodotti agrumicoli, che incidono pesantemente sul proprio reddito ed alimentano il mercato nero attraverso l’abusivismo e l’illegalità”.
Nel corso dell’incontro è stato ricordato quanto avvenuto nelle campagne tra Scordia e Lentini nel 2020, in contrada Xirumi, che ha visto la morte di due persone e il grave ferimento di una terza, per evidenziare anche la profonda solitudine degli agricoltori ed imprenditori, esponendoli a gravi rischi personali, alimentando l’esasperazione e l’impotenza. Il Consiglio Direttivo dell’As.a.es. ha ringraziato il capitano Stefano Russo (nella foto a sinistra) per aver manifestato profonda attenzione al problema ed è stato concordato di avviare una collaborazione con i cittadini, al fine di contrastare il fenomeno dei furti nelle campagne e qualunque azione atta a ledere i principi di legalità del territorio. Presto sarà diffuso un decalogo delle azioni da intraprendere da parte dei cittadini, con la collaborazione delle forze dell’ordine. Si tratta di istruire gli agrumicoltori ad avviare delle segnalazioni da inviare all’associazione che se ne farà carico, mantenendo così l’anonimato dei denuncianti che spesso sono disincentivati dalla paura di ritorsioni. “Con questo decalogo – conclude Di Stefano – cerchiamo di rompere il muro dell’omertà con lo scopo di dare risposte immediate ai nostri produttori”. A breve saranno anche convocate le associazioni di categoria affinchè sollecitino i propri associati alla segnalazione o alla denuncia e si facciano portavoce del decalogo che a giorni sarà pubblicato.