Giovanni Campanella è il nuovo allenatore dello Scordia. A lui il compito di tentare l’impresa
0Toccherà a Giovanni Campanella tentare quella che per molti appare coma la missione impossibile: salvare lo Scordia dalla retrocessione in una serie D raggiunta per la prima volta nella sua storia e che potrebbe sfumare come un sogno. A crederci, più di tutti è il presidente Rosario Gallo, che dopo cinque sconfitte consecutive è stato costretto ad interrompere un rapporto con il suo allenatore Natale Serafino che aveva portato la squadra dalla Promozione alla serie D. A nove giornate dal termine il distacco dalla zona play out rimane di sette lunghezze. Nove gare che racchiudono un bottino di 27 punti che servono per uscire dalle sabbie mobili. I primi tre sono in palio a Palmi, dove mercoledi lo Scordia affronterà una Palmese che vive un momento difficile societario e di classifica. Nove finali, così le ha definite Giovanni Campanella che insieme al suo staff formato da Angelo Sciuto e Mario Russo è già pronto ad affrontare la sfida: “Questa serie D non può e non deve sfuggire allo Scordia che se l’è meritata sul campo. Ho parlato con i giocatori ed ho detto loro che voglio gente motivata e chi è qui deve credere che la salvezza è possibile. Cercheremo di recuperare gli infortunati così da avere tutto l’organico a disposizione. Esordisce con una frase tipica siciliana, “cchiu scuru di menzannotti nun po fari” il presidente Rosario Gallo: “Siamo ultimi in classifica con 17 punti e dobbiamo rincorrere le nostre dirette concorrenti che sono piazzate meglio di noi. Stiamo cercando di scalare questa montagna che sembra invalicabile ma come ormai sapete io non mi arrendo mai. So bene che è una impresa ardua ma so anche che la serie D che abbia ottenuto dopo tanti sacrifici non può sfuggire in un solo anno”. Presidente ma cosa non ha funzionato in questa stagione? “Le cose non sono andate come ci aspettavamo. La colpa principale di questa situazione è solo ed esclusivamente la mia. Ho deciso di dare uno stop alla gestione Serafino e di affidarmi a Giovanni Campanella con cui mi sono trovato subito in sintonia sull’obiettivo da raggiungere. Credo fortemente in questa salvezza anche perché attendiamo in questi giorni le motivazioni della sentenza di appello che ci ha tolto i tre punti conquistati dopo la prima sentenza in seguito ai fatti di Leonforte. Con i nostri avvocati potremo essere nelle condizioni di recuperare questi tre punti ma anche se ciò non fosse possibile, noi abbiamo potenzialmente 27 punti a disposizione e con la grinta e il carattere che contraddistingue il nostro mister, siamo certi che daremo alla nostra stagione quella svolta auspicata”. Presidente malgrado la posizione in classifica il pubblico continua a seguire numeroso le partite. Segno che malgrado tutto non vuole arrendersi. “Il pubblico è da lodare e ringraziare. Un pubblico tranquillo, anche forse troppo, ma la lealtà dei nostri tifosi non si mette in discussione. Indipendentemente dal fatto che qualche tifoso ce la possa avere con me o possa manifestare indignazione anche sui social, lo invito ad incontrami per chiarire. Sono disponibile al dialogo costruttivo. I tifosi sappiano che non sono un pazzo venuto a Scordia per perdere soldi o per portami il titolo da un’altra parte. Sono una persone che ci crede ed ha portato il nome di Scordia in alto e non voglio distruggere in un anno quello che calcisticamente è a rischio ma che ancora secondo me può essere salvato”. Presidente coma ha vissuto il distacco dal suo amico allenatore Serafino? “Se siamo giunto a questo punto, ci sono i miei meriti come presidente ma il grosso merito di avere portato la squadra in serie D è di Natale Serafino. Mi sono aggregato ad un progetto che era già avviato. Con Natale abbiamo condiviso battaglie, malumori. Purtroppo era necessario cambiare”. Presidente si sente di tracciare un bilancio? “I bilanci si chiudono a fine stagione. Tutto quanto ci sarà da dire sarà fatto a fine stagione. L’unica cosa che posso dire che la squadra esca da questo buco nero e raggiunga la salvezza. Poi parleremo di programmi e consuntivi e bilanci”.