Dipendenti in stato di agitazione al Comune di Scordia
0Esiste la possibilità di una concreta nuova dichiarazione di dissesto. Ne sono convinti i sindacati che in maniera congiunta hanno chiesto chiarezza sulle reali condizioni economiche del Comune che non ha ancora approvato i bilanci dal 2016 ad oggi con il conseguente parziale blocco dei trasferimenti delle risorse economiche da parte di Stato e Regione. E così, dopo avere indetto un’assemblea dei lavoratori che si è svolta il 18 marzo in presenza dei componenti della Rappresentanza Sindacale Unitaria e dopo avere preso atto del malcontento e le paure che i lavoratori stanno vivendo, i rappresentanti della Fp Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Enzo Maggiore, Valeria La Iacona e Giuseppe Saeli, su mandato dei dipendenti, hanno dichiarato lo stato di agitazione. Contestualmente è stato chiesto un incontro con il Prefetto di Catania per discutere della gravissima problematica. Non si escludono ulteriori possibili manifestazioni di protesta.
Le segreterie sindacali in più occasioni in incontri ufficiali ed informali intercorsi con il Sindaco ed in presenza di altri amministratori hanno cercato di venire a galla dalla grave situazione economica finanziaria in cui versa l’ente. In occasioni di questi incontri, impegni formali sono state avanzate su alcuni adempimenti che avrebbero permesso di intraprendere un percorso condiviso alla risalita della china, purtroppo ciò non è stato possibile a causa del silenzio dell’amministrazione.
“E’ tangibile una palese difficoltà nella gestione amministrativa per carenza di liquidità di risorse economiche. La mancata approvazione dei Bilanci avrebbero permesso al Comune di poter uscire fuori da questi momenti di crisi – scrivono in una nota congiunta i rappresentanti sindacali – il dissesto finanziario in cui versa l’ente continua a dare linfa a tutta una serie di problematiche; dipendenti che vedono in “ostaggio” le proprie aspettative di crescita professionale ed economica. Lavoratori precari che da 30 anni aspettano di essere stabilizzati così da avere riconosciuta una “dignità e serenità” lavorativa. I cittadini sull’erogazione dei servizi. Ad aggravare la situazione potrebbero arrivare da eventuali procedure ingiuntive da parte dei fornitori che vantano credito all’amministrazione”. Per i sindacati, la misura è ormai colma con il Comune che a detta degli stessi continua a navigare a vista. Fino a quando?