Il Consiglio vota la sfiducia al presidente Barchitta
0Con undici voti favorevoli, uno contrario ed un astenuto, il Consiglio comunale ha approvato la mozione di revoca del presidente Vincenzo Barchitta che era stata presentata da nove consiglieri. Le firme in calce al documento erano di Maria Bonaciti, Gianluca D’Agosta, Giuseppe Clemenza, Giovanna Catalano, Maria Luisa Minissale, Flavio Moscato, Santi Isaia, Eugenio Russo e Maria Contarino che hanno confermato in aula, con il loro voto, la piena sfiducia al presidente. Determinanti sono stati i due voti necessari da statuto per far si che la mozione passasse. Hanno votato favorevolmente anche i consiglieri Nicolò La Iacona e Rocco Sciacca. Astenuto Rosario Minissale mentre l’unico voto contrario è stato quello del consigliere/assessore Antonio De Pasquale. L’ormai ex presidente, che ha preferito non partecipare alla seduta ha inviato una nota, letta in aula dal vice presidente Gianluca D’Agosta: “Si tratta di una mozione ideologica, fantasiosa e strumentale – ha dichiarato Barchitta – la mia condotta è stata sempre improntata nel rispetto delle regole ed ho agito con neutralità nei confronti della maggioranza e della giunta mantenendo un dialogo equilibrato per la stabilità dei rapporti”. Barchitta era accusato di mancanza di autorevolezza e imparzialità, sudditanza nei confronti del sindaco, mancato rispetto del regolamento del consiglio comunale. L’atto di sfiducia che arriva a pochi mesi dalle elezioni amministrative che si terranno con molta probabilità il 22 maggio, ha visto insieme consiglieri di minoranza e di quella che si può ormai definire ex maggioranza e che è arrivato dopo l’ennesimo contrasto all’interno del consiglio dove, a detta dei firmatari, il presidente non ha preso difesa, iniziativa o richiamo al decoro, alle pesanti parole rivolte a membri del consiglio sia di maggioranza che di opposizione o anche ex consiglieri o amministratori da parte del primo cittadino e da un membro della sua giunta.