Processo d’appello Khaos: rideterminate 19 condanne. Ci sono anche due scordiensi
0Emessa giovedì scorso dai giudici della terza sezione penale d’a p p e llo (a rappresentare l’accusa i sostituti procuratori generale Iole Bosscarino e Angelo Busacca) il dispositivo di sentenza del processo in abbreviato nato dall’operazione Chaos, che vedeva imputati una trentina di persone: rideterminate la maggioranza delle condanne.
Queste le pene disposte: Tomasello Antonio (16 anni); Marino Luca (10 anni, 4 mesi e 800 euro di multa); Coco Davide (11 anni); Biancoviso Rocco (8 anni, 10 mesi in continuazione con altre condanne); Mirenda Arturo (10 anni, 4 mesi e 600 euro di multa); Mangano Antonio (8 anni); Fiore Salvatore (2 anni); Motta Francesco Lucio (1 anno, 8 mesi in continuazione); Vespa Sebastiano (9 anni); Di Benedetto Santo (3 anni); Coppola Orazio (18 anni, 1 mese e 10 giorni in continuazione); Maugeri Mario (10 anni); Di Benedetto Angelo (3 anni, 1 mese e 10 giorni); Caruso Alessandro (1 anno, 4 mesi e 17 giorni); Caltabiano Francesco (11 anni e 10 mesi); Catania Salvatore (10 anni); Distefano Carmelo (10 anni); Di Grazia Salvatore (8 anni); Rannesi Carmelo (14 anni, 1 mese e 10 giorni in continuazione).
La sentenza di primo grado è stata confermata per Marino Roberto (8 anni); Pantalena Carmelo (8 anni); Pappalardo Mario (8 anni); La Mattina Giovanni (8 anni); Iachininoto Fabrizio (11 anni, 1 mese e 10 giorni) e Leonardi Salvatore (8 anni). I giudici hanno inoltre disposto varie pene accessorie.
Altri tre imputati, Fallica Carmelo, Monaco Carmelo e Rizzo Carmelo, assenti in aula per malattia, saranno giudicati da altra sezione e la loro posizione è stata quindi stralciata. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni. Nel
collegio difensivo, tra gli altri, presenti gli avvocati Maria Caltabiano, Monica Catalano, Salvo Pace, Salvatore Pappalardo, Vincenza Pirracchio e Michele Ragonese.
L’operazione “Chaos” venne eseguita dai carabinieri del Ros e venne considerata come seguito naturale di un’altra inchiesta di
mafia, la “Kronos”. Al vertice del clan, vicino ai Santapaola-Ercolano, c’era Antonio Tomaselli, 51 anni, ritenuto legato a Enzo Santapaola, figlio del boss capomafia Nitto e ad Aldo Ercolano. Gli inquirenti riuscirono a colpire Cosa nostra non solo nel capoluogo, ma anche nelle zone di Paternò, Palagonia, Scordia, Giarre e Lentini.
LA SICILIA