Il coro polifonico San Domenico Savio compie 20 anni
0In occasione del ventennale della Corale San Domenico Savio, abbiamo intervistato il maestro Salvo Gangi, direttore, e punto di forza, di un coro polifonico di tutto rispetto e motivo di vanto per Scordia.
Maestro Gangi, com’è nato il Coro Polifonico San Domenico savio?
La “Corale S. Domenico Savio” nasce nel 1999 da un piccolo gruppo di appena una quindicina di ragazzi frequentanti la parrocchia di san Domenico Savio e guidata da don Dino Meli. Fin da subito il gruppo ha animato la celebrazione della domenica e le varie solennità dell’anno liturgico. Nei vari anni il gruppo è cresciuto di numero e di conseguenza anche l’interesse per la polifonia, lo studio del repertorio e l’impostazione vocale. Il gruppo sin dall’inizio ha aderito all’A.R.S. cori (Associazione Regionale Cori di Sicilia) e di conseguenza alla FENIARCO (Federazione Nazionale dei cori) con il coinvolgimento in tutte le manifestazioni di respiro regionale e nazionale promosse dal suddetto organismo: rassegne, concerti e raduni per corali.
Quanti coristi fanno parte del vostro coro oggi? Sono tutti professionisti?
Attualmente il coro è formato da 29 coristi divisi nelle quattro sezioni: soprani, contralti, tenori e bassi.
Solo due sono i professionisti. Per il resto sono tutti amatori nel senso più nobile del termine. Con il canto ciascuno entra in contatto con la propria capacità di generare e creare il brano musicale senza avere necessariamente delle competenze musicali specifiche.
Cosa bisogna fare se si vuole far parte del coro?
Motivazione e volontà! C’è un momento in cui si scopre di avere una buona sensibilità musicale e il cantare produce delle emozioni uniche. Poi, con il tempo, si desidera dare a queste emozioni un senso, uno scopo. Allora si partecipa all’attività di un coro e si scopre che anche altre persone provano le stesse emozioni e che, cantando insieme, riescono a dare a queste sensazioni un colore e un significato. In tutto questo c’è una vera e propria attività intellettuale di grande spessore che richiede impegno, studio e tempo. Quando si è in gruppo, poi, è fondamentale il rispetto di regole e obiettivi condivisi. Nel coro non esiste l’ ”io”, ma è fondamentale la filosofia del “noi”. Mancando anche una sola sezione il “sistema” si mette in crisi. La diversità delle voci crea un “unicum, in un termine l’“Armonia”.
Come avviene la classificazione delle voci?
La varietà della voce cambia da un individuo all’altro, a seconda dell’estensione e, genericamente, del timbro. Le voci si distinguono in maschili (virili) e femminili, ci sono anche le voci dei bambini che sono dette voci “bianche”.
A chi vuol far parte, in genere, faccio fare qualche piccolo esercizio per capire dove può meglio esprimersi con la propria voce. Ma in partenza è sufficiente molta buona volontà e la capacità di mettersi in “gioco” anche quando si crede che si possa essere stonati. Si scoprirà con le lezioni che è solo mancanza di esercizio e presa di consapevolezza delle proprie potenzialità.
Tra tutte le collaborazioni con cori esterni, qual è quella che vi ha segnato di più?
In questi 20 anni sono tante le attività e le collaborazioni musicali, ognuna di essa è stata un’esperienza straordinaria e gratificante, sia a livello personale che di gruppo. Sicuramente i raduni promossi dall’Ars Cori, nei quali è diretto il confronto in cui si percepisce il senso e il valore di coralità in quanto rappresentata da tutti i cori della Sicilia. Recentemente però non possiamo non citare e ricordare lo straordinario evento Petite Messe Solennelle di G. Rossini in collaborazione con Ad Dei Laudem di Lentini e Coro Smith College Choir Massachusetts –USA. (2016), e sempre lo stesso anno l’esibizione al teatro greco di Siracusa alla presenza del Presidente della Commissione Europea per l’immigrazione. Un posto speciale lo occupa anche il fantastico concerto a Siracusa in collaborazione con il Coro Musicantiqua e l’orchestra “Amici della musica” presso la splendida chiesa di santa Lucia alla Badia in cui è presente uno dei capolavori del Caravaggio il martirio di santa Lucia, concerto per coro e orchestra disponibile nel nostro canale youtube che ha fatto registrare il sold-out di presenze e operatori del settore. Un’esperienza unica!
Vi siete aggiudicati il primo premio al Concorso Internazionale F. D’Agata di Acireale sez. per cori polifonici. In che anno è successo? Le va di raccontarci di quella esperienza?
Nel 2016 abbiamo deciso di misurarci con questo importante evento. Il concorso si è avvalso di una giuria di eccezione, formata musicisti e concertisti di grande livello. Ricordo ancora la trepidazione e le emozioni che scaturivano genuine nel misurarci con il mondo professionistico, soprattutto perché abbiamo partecipato con brani di primo ordine che richiedono molta perizia e concentrazione. Il programma presentato conteneva brani di autori contemporanei (Busto, Gijelo, Dominquez, Aguiar) spaziando dalla musica sacra alle Habanere. La Commissione internazionale ha premiato il coro con un inaspettato quanto gradito primo premio con punti 95/100. Grande soddisfazione in tutta l’associazione e nel gruppo. Tutto ciò ha messo indubbiamente in circolo nuovi stimoli per spingersi oltre e migliorare sempre più.
20 anni sono tanti. Come si è evoluto il coro in quest’arco di tempo?
Il coro è principalmente un’esperienza umana, e come tale sempre in continua evoluzione. Il gruppo che nacque nel ‘99 ora non c’è più. In questa catena filiale, ciascuno ha intrapreso la propria strada.
Da poco abbiamo pubblicato sul nostro canale e sito web le foto del ventennale e quasi tutti gli ex coristi mi hanno contattato per ricordare la bellissima esperienza fatta, non solo con la musica, ma con i momenti di spiritualità, ricordando i divertenti aneddoti, le spiritosi gag, le scampagnate e gli amori che nel frattempo nascevano tra i giovani coristi.
Cosa si aspetta per il futuro?
Un giorno, in un post su un social, ho letto un articolo interessante di Edda Righetto dell’Università di Erba e di Raffaela Pellegrini, psicologa e musicoterapeuta, sui benefici del cantare in un coro in quanto coinvolge tutto l’organismo, impegna anima e corpo, stimola l’attenzione, concentrazione e memorizzazione oltre a ristabilire un benessere dovuto ad una corretta postura e ossigenazione sanguigna. Mi sento di dire che questa è la mostra mission: far comprendere gli innumerevoli benefici del canto e della musica fatta “insieme” e avvicinare ciascun corista alla dimensione spirituale che la musica suggerisce.
Il futuro? Riappropriarci dunque di questa dimensione dentro di noi attraverso lo ‘strumento’ della musica. La cosa più difficile è amare, e la musica prepara l’uomo a questo arduo compito diceva John Blacking.
Il coro polifonico è una realtà che rende onore alla nostra città, pensa che ci sia consapevolezza di questo e che si faccia abbastanza per valorizzarlo?
Questa è una “nota” dolente! Molte sono le idee avviate a Scordia, ma che sovente si arrestano già alla prima edizione o muoiono lentamente. Una di queste, la cui paternità è della nostra Association, è “Musica al Chiostro”, stagione concertistica interrotta alla IV ed. che aveva raggiunto grandissimi risultati. La mancanza sempre più delle istituzioni ha determinato l’arresto decisivo. La cultura ha un prezzo perché richiede strumenti e figure professionali autorevoli, non può essere fatta da pressappochisti, deve essere affidata a chi “sa” e soprattutto chi questo sapere lo sa tradurre in abilità e competenze. Gli effetti della “non cultura” il territorio li paga già ad un prezzo ancora più salato in termini di devianze e reati. E queste cose sono sotto gli occhi di tutti.
Progetti imminenti?
Tante le collaborazioni con associazioni corali per concerti nel territorio tra Palermo e Siracusa in diversi punti dell’isola. Stiamo lavorando alla VII edizione del Festival Nazionale Laetantes in Choro a Scordia, abbiamo avviato un progetto discografico e la realizzazione di videoclip da realizzare in alcuni luoghi straordinariamente affascinanti, ma che non sveliamo! tantissimi altri eventi che sono contenuti nel cartellone Venti&venti e disseminati nel territorio, nelle scuole e in tanti luoghi della nostra amata Isola. Non vi resta che seguirci per scoprirlo. A presto
TANIA CATALANO