Il libero consorzio dei Comuni può rafforzarsi con l’adesione dei centri siracusani della Piana
0“Il libero consorzio dei Comuni può nascere sulle fondamenta del Calatino, aggregando storie civiche di comunità, aree produttive e distretti di servizi. Al processo d’aggregazione intercomunale potrebbero essere pure interessati i centri siracusani che si affacciano sulla Piana di Catania e sulle aree del Simeto».
Lo hanno detto amministratori pubblici e sindaci nel corso di un incontro a Militello, a Palazzo Laganà-Campisi, che ha aperto il confronto sulle nuove azioni politiche del comprensorio e sui temi della concertazione istituzionale, nell’ambito di un procedimento che aprirebbe anche le porte a un referendum popolare confermativo.
Una delle più rilevanti “conditio” è rappresentata dalla soglia demografica di 180 mila abitanti.
Le quindici municipalità del Calatino, che non avrebbero i “numeri” per definire l’autogoverno territoriale, potrebbero avere preziosi alleati nei Comuni limitrofi di Lentini, Carlentini e Francofonte, che porterebbero in dote almeno 50 mila residenti.
Non ha dubbi il sindaco di Militello, Giuseppe Fucile, che ha convocato la riunione: «L’area calatina, che vanta diverse esperienze di autogestione dei servizi pubblici, non può restare ai margini dei processi decisionali. Gli enti locali, che non possono dipendere da diktat di natura politica, sono chiamati a compiere scelte autonome e coerenti con il territorio».
Secondo il primo cittadino di Scordia, Franco Tambone, «l’iter istitutivo è assai complesso e non incoraggia molto la formazione dei liberi consorzi nelle aree non metropolitane. I palazzi istituzionali devono interpretare le aspettative delle comunità locali, ma difficilmente resteranno insensibili a pressioni esterne o a influenze di matrice politica».
Per il sindaco di Ramacca, Francesco Zappalà, «l’eventuale adesione di Lentini, Carlentini e Francofonte darebbe più forza ai progetti di sviluppo delle attività produttive sul terreno dell’agrumicoltura. Non mancano, tuttavia, spinte centrifughe: alcuni paesi calatini sono più vicini all’asse Gela-Niscemi, mentre altri sentono le sirene della provincia ragusana».
Un invito al pieno coinvolgimento di Caltagirone è stato espresso dal primo cittadino di Licodia Eubea, Giovanni Verga, che ha auspicato “la piena condivisione del progetto da parte dell’ente capofila del nostro circondario. A maggio, in un altro incontro, dovranno essere sollecitate le partecipazioni dei rappresentanti degli altri Comuni della zona».
Aperture al dialogo, infine, sono giunte dal primo cittadino di Francofonte, Salvatore Palermo, che ha partecipato alla riunione con gli assessori Rosy Pizzino (Contenzioso) e Massimo Gallo (Bilancio); dal vicesindaco di Castel di Iudica, Stefano Gullotta; dall’assessore di Licodia Eubea, Santo Randone; dal presidente del Consiglio comunale di Militello, Salvatore Partenope.