Il sindaco revoca con effetto immediato la nomina all’assessore Moscato
2Si chiude con la revoca, l’esperienza dell’assessore Flavio Moscato, nominato dal sindaco il 22 novembre dello scorso anno con le deleghe ai servizi socio assistenziali, bilancio e patrimonio e personale. L’assessore, intanto, ribadisce di avere presentato il 1 di ottobre la richiesta di revoca delle deleghe e ieri, via fax, le dimissioni da assessore.
Un dissidio che ha motivazioni politiche e amministrative. L’assessore pare sia stato “scaricato” dal deputato uscente all’Ars, Marco Falcone e dallo stesso gruppo consiliare che lo sosteneva che attualmente fa capo al presidente del consiglio, Rosario Minissale. Dissidi interni al gruppo hanno portato in precedenza verso altri lidi il consigliere Marco Todero e, a quanto pare, alla vigilia delle elezioni regionali, anche il consigliere Francesco Leonardi.
Dal punto di vista amministrativo, invece, la fiducia del sindaco sarebbe venuta meno su alcune posizioni “divergenti” riguardanti la stesura del bilancio di previsione, alcuni tagli ai servizi sociali e scelte sul personale.
Contestualmente il sindaco, con propria determina, ha conferito, secondo statuto comunale, la delega speciale alla viabilità e controllo del territorio, al consigliere comunale Francesco D’Agosta, del gruppo misto.
Il consigliere avrà compiti consultivi e propositivi, potrà partecipare alle riunioni di giunta ma non avrà potere di firma degli atti.
Il consigliere Moscato non sarà sostituito da alcun assessore. Lo afferma il sindaco che conferma la propria volontà ad andare avanti, sino alla fine della legislatura, con quattro assessori, così come previsto dallo statuto comunale.
E’ innegabile, tuttavia, che il rapporto di fiducia tra il sindaco e il suo assessore, al di là dei sommovimenti pre elettorali, si era già incrinato al momento della stesura del bilancio di previsione, oltre che ai tagli attuati dal sindaco sui fondi destinati ai servizi sociali (circa 20 mila). Lo scorso anno furono 45 mila. Soldi che, secondo l’assessore, verranno meno ai bisogni dei cittadini bisognosi ed indigenti. Il 31 ottobre è la data della scadenza della presentazione del bilancio di previsione, ancora in alto mare. I conti non tornano e mai potranno tornare. I circa 600 mila euro di Imu tornano allo Stato e a Scordia rimane solo l’odore. Rimane la seconda rata che potrebbe a questo punto subire un aumento, se ciò dovesse essere utile a fare quadrare il bilancio ma potrebbe rimanere un vano tentativo come quello di vendere l’ex macello. Valutazione auspicata dal comune, da inserire in bilancio, 500 mila euro. Valutazione reale: 275 mila euro. Uno dei tanti esempi che non fanno certo dormire sonni tranquilli al ragioniere capo che i numeri li conosce sin troppo bene. Ma, come si sa, la matematica non è una opinione e non sarà certo una ulteriore proroga sulla scadenza del 31 ottobre ad evitare l’arrivo del commissario straordinario ad acta che appare ormai inevitabile.
(Nella foto l’ex assessore Moscato con Marco Falcone)