Inaugurato il Com 23
0Fiocco tricolore per la Protezione civile di Scordia. Il primo cittadino Franco Tambone ha tagliato il nastro inaugurale del nuovo COM 23, centro operativo misto. Lo stabile, condiviso con la caserma dei Carabinieri, attivo per tutte le calamità, verrà gestito dalla Protezione Civile ma sarà operativo per tutte le associazioni locali dalla Misericordia alla Croce rossa.
Taglio del nastro, benedizione e preghiera dei volontari hanno aperto le attività del nuovo centro misto che si è fatto sede di una riunione “beneaugurale” presieduta da numerose associazioni no profit, cariche locali e statali quali: l’Ing. Calogero Foti responsabile regionale Protezione Civile, Dott Spampinato Responsabile sezione provinciale , Capitano dell’arma dei carabinieri Pagliara, Luogotenente, Gaetano Balsamo, rappresentanti associazioni Radioamatori italiani sezione di catania Vincenzo Musumeci e Giuseppe Cuccurullo, Misericordia, CRI Scordia , 22 vintage, Cespos, presidente del consiglio Cacciola, onorevole Nello Musumeci, deputato nazionale Giovanni Burtone, Onorevole Concetta Raia, primo cittadino di Militello Vc Giuseppe Fucile.
Non è stato un percorso facile ma per noi è un successo – dichiara Giuseppe Scionti presidente del gruppo Protezione Civile di Scordia – Un grazie va ai nostri cittadini a noi sensibili perché sono loro che hanno contribuito, con gli sponsor, al 99% della struttura vigente.
Occorre una maggiore sensibilizzazione al problema- afferma l’ing. Calogero Foti -spesso si parla più di protezione civile quando si tratta di calamità piuttosto che negli stati di quiete necessari per prepararsi ad affrontare eventuali rischi. Dobbiamo necessariamente far crescere il sistema per comprendere una serie di norme comportamentali procedure e atteggiamenti affinchè si sia tutti pronti in caso di necessità.
L’ente attivo già da stamane dispone di 28-30 operatori attivi sul territorio (formati a 360° e dotati di nozioni di primo soccorso), 6 tende, 3 pagode, 4 cambuse, un modulo tiraggio acqua, un generatore di corrente e una Fiat 600. La struttura è conformata in maniera standard con una planimetria di circa 750 metri creata da un salone centrale operativo con cupola sovrastante e varie salette che si diramano a se stanti.
Numerosi anche i volontari locali a presidio dell’evento: rappresentanti della protezione civile di Mineo, Licodia Eubea e Militello.
Il centro è un punto di partenza, il volontariato va assolutamente favorito- dichiara il primo cittadino Franco Tambone- intendiamo migliorare il centro per dare un coordinamento pronto alla cittadinanza provvedendo anche a rivedere il nostro piano di protezione civile.
Sono stati circa 10 gli anni necessari alla nascita della nuova sezione operativa “il centro è strategico per la comunità che oggi possiede un suo Com unico -afferma il Dott. Guttuso – abbiamo impiegato un lungo iter per l’apertura tra pianificazione, progettazione, appalto, collaudo e difficoltà nei finanziamenti regionali ricevuti solo intorno al 2005. Abbiamo infatti cercato di far rientrare l’opera all’interno dei fondi per la 433 del 1991.
Unanimi negli interventi le cariche statali e regionali presenti che sottolineano la riconoscenza delle istituzioni per il volontariato.
Noi abbiamo voluto partecipare perché è un presidio importante per la vita dei cittadini perché volontari si impegnano a coordinarsi con le istituzioni per affrontare le emergenze comunitarie, esplica L’on.Burtone. Il volontariato è un modello di vita, aggiunge l’on Concetta Raia, in un momento come questo di crisi e sfarinamento delle posizioni sociali e familiari c’è bisogno che il modello diventa un auspicio per tutti i ragazzi. L’apertura della struttura è un punto lodevole per la realtà locale e loro sono gli angeli del territorio le istituzioni devono fare di più per il volontariato.
L’Onorevole Musumeci si dice presente in due vesti quale presidente commissione parlamentare siciliana antimafia e deputato regionale, per sottolineare il significato del volontariato in termini di legalità di spirito di sacrificio e di solidarietà. Quale ex presidente della provincia- autore del programma provinciale della protezione civile poiché la legge nazionale demanda alla regione e alle province la pianificazione, vivo la vicenda in prima linea e ho sostenuto la necessità di rivedere la legge regionale che assegna le competenze agli enti locali perché essendo scomparsa la provincia si determina un vuoto normativo e quindi le competenze che prima stavano a carico della provincia adesso da chi vengono assunte?”