Invasioni digitali al colle San Basilio
0E’ stato un confortante e lusinghiero successo, in termini di fruitori ed apprezzamento dell’iniziativa, quello che la scorsa domenica ha coronato l’ennesimo appuntamento con le Invasioni Digitali nel nostro territorio.
Alla prima tappa del 27 aprile scorso, con Palazzo Modica quale location privilegiata, ne è seguita una seconda che ha visto come sito prescelto l’ormai famoso, possiamo dire, quasi a mo’ di provocazione, Colle di San Basilio, meglio conosciuto come “Casale”, appartenente al territorio di Lentini ma situato a pochissimi chilometri da Scordia.
Ricordiamo, brevemente, che il sito rappresenta una delle emergenze archeologiche più peculiari ed interessanti della Sicilia ( e di tutto il bacino mediterraneo, aggiungeremmo) con testimonianze che coprono un amplissimo arco temporale spaziante dall’era preistorica al più recente medioevo. Qui si trova l’enigmatico edificio sotterraneo che, in molti tendono ad identificare come un’opera idraulica (cisterna greca) e taluni chiamano “tempio”, per la sua particolare tipologia costruttiva. Qui venne rinvenuta la cosiddetta Tomba del Duce Ignoto, che restituì uno splendido corredo funebre conservato al Museo Paolo Orsi di Siracusa, con una splendida corazza bronzea in evidenza.
Un sito, quindi, dalle indubbie potenzialità di indagine e di attrattiva turistica che, purtroppo, continua a versare in stato di semi abbandono, aspettando da tempo immemore le attenzioni dovute.
Proprio in questa direzione si è mossa l’iniziativa di alcuni giovani scordiensi: Maria Carmela Scavo, Iolanda Scionti e Giuseppe Sinatra (originario di Militello V.C.), i quali hanno pensato di “affidarsi” al progetto denominato Invasioni Digitali per promuovere e tentare di valorizzare il tesoro archeologico rappresentato dal Colle San Basilio.
“Abbiamo scelto Invasioni Digitali come capofila dell’evento proprio per l’alta visibilità che riesce ad ottenere sul web e per la già sperimentata garanzia di successo che ha ottenuto ad ogni iniziativa proposta. Aspettativa che, infatti, si è realizzata oltre ogni più rosea previsione: ci hanno raggiunto persone provenienti da tutta la Sicilia per vedere il sito. Decine di appassionati e assetati di cultura sono partiti addirittura da Trapani, Messina e Milazzo, e qualcuno di loro ha pure scelto di pernottare in paese!….”
Questo ci dice, non senza una punta di sano entusiasmo, Maria Carmela Scavo, convinta sostenitrice del progetto.
“San Basilio è un posto straordinario assolutamente da rivalutare. Cercheremo di fare al meglio la nostra parte per riuscirci, specialmente col generoso contributo di quanti vorranno aiutarci. A tal proposito vorremmo anche ringraziare Giorgio Franco, responsabile regionale de Invasioni Digitali, per il suo prezioso sostegno che si è concretizzato in una graditissima partecipazione fuori programma e Zaira Raimondo, studentessa di Lettere Classiche ad indirizzo archeologico, che ci ha fatto da guida illustrando le meraviglie del sito.
Alla fine i visitatori ci hanno ringraziato in modo molto sentito soprattutto perché, malgrado molti di loro conoscessero la Sicilia “palmo a palmo”, erano ignari dell’esistenza di un sito talmente interessante, misterioso ed appassionante!…”
Proprio su queste pagine Scordia.info ha lanciato, più volte, il messaggio dell’urgente valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale ai fini di un rilancio anche economico del comprensorio.
La testimonianza riportata sopra è una prova lampante di quanto sempre asserito e ipotizzato: se adeguatamente promosso e pubblicizzato il nostro “tesoro” può richiamare un discreto flusso di visitatori, con tutti i relativi benefici in termini di dinamismo economico.
A tutti i giovani che come Maria Carmela, Iolanda, Giuseppe e i loro collaboratori vorranno spendersi per un così importante fine auguriamo allora altre 1000 di queste …Invasioni Digitali!