Kalat Ambiente nel segno della continuità
0L’attività dell’ex Ato 5 Kalat ambiente di Caltagirone proseguirà nel segno della continuità. La Regione siciliana ha autorizzato il passaggio da ex Ato a «Srr», società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti in Sicilia. E’
quanto emerso a margine dell’avvenuta approvazione dell’art. 3 del disegno di legge 900/a, avvenuta in sede di Assemblea regionale siciliana.
Gli impianti, in media, trattano in un anno 22 mila tonnellate di rifiuti organici. La risultante di ciò, tradotta nel recupero della frazione umida, è la produzione di 7mila tonnellate di “compost”, un ammendante utilizzato come concime e immesso nei mercati del comparto agricolo.
Sul fronte tecnico-burocratico, il passaggio dall’ex Ato 5 alla nuova «Srr», avverrà in maniera formale. O meglio, l’assemblea dei sindaci, senza chiedere ulteriori passaggi tecnici ai vari Consigli comunali, potrà ratificare il passaggio. Il risultato, sul fronte politico, è stato ottenuto da un emendamento – votato poi in Aula – che era stato proposto dalla parlamentare regionale del Pd, Concetta Raia e dal presidente della commissione Ambiente, Fabio Mancuso.
«Finalmente – dice l’on. Concetta Raia – il territorio ha vinto la sua battaglia. Abbiamo difeso le potenzialità infrastrutturali di un ex Ato virtuoso. Oggi ci sono tutte le condizioni per potere guardare con serenità alla programmazione
futura». Già, una programmazione che porrà sul piatto della bilancia investimenti per circa 20 milioni di euro, a suo tempo finanziati, prima del piano di riforma delle Ato.
«Esprimo soddisfazione – ha detto l’ex presidente di Kalat, Vittorio Di Geronimo – per il lavoro condotto negli anni che, oggi, consentirà alla nuova Srr di salvaguardare i livelli occupazionali. Ciò è il frutto della coesione del territorio e del lavoro di sinergia dei sindaci». Anche il parlamentare regionale del Pdl, Marco Falcone in sede politica, ha sostenuto il modello Kalat.
GIANFRANCO POLIZZI