La città in attesa di un governo. I consiglieri Aristodemo e La Magna pronti ad occupare la stanza del sindaco.
0Dovrebbe essere ormai in dirittura d’arrivo il varo della nuova Giunta, denominata Tambone bis e se non interverranno posizioni intransigenti dovrebbe già essere presentata domani sera nel corso della seduta del Consiglio comunale. Questa sera si deciderà alla presenza del coordinatore provinciale del Pd, Enzo Napoli mentre il segretario locale, Paolo Calcò ha voluto smentire con una nota quanto da noi scritto ovvero che la segreteria del Pd “non vuole sentire più parlare di proporre le stesse facce e propone una giunta completamente nuova”. La segreteria a firma del coordinatore Paolo Calcò ci ha inviato una precisazione in cui si afferma che né il segretario né alcun membro della segreteria abbia mai sostenuto tale tesi. Si precisa che in merito a questo tema la segreteria locale ha parlato di rimpasto non escludendo quindi la possibilità di riconferma anche di assessori uscenti”.
La nascita della nuova Giunta, come detto, dovrebbe vedere la luce già domani ma rimane ancora tutto da definire. L’ex Megafono ha ribadito la volontà di riproporre i propri ex assessori, D’Agosta e Centamore con quest’ultima che avrebbe però deciso di fare un passo indietro e rimanere fra i banchi del Consiglio facilitando così una discussione che rimane ancora aperta sulla riconferma di Aurelio Corbino. Riconferma in vista, invece, per Francesco D’Agosta che dovrebbe andare ai Lavori Pubblici mentre ai Servizi Sociali si profila una new entry femminile.
Ormai non c’è più altro tempo e malgrado l’atteggiamento prudente e attendista del sindaco, è necessario dare continuità amministrativa con la delibera di atti amministrativi che non possono essere più rinviati.
Intanto sul delicato momento politico intervengono con una nota i consiglieri di opposizione, Delfo Aristodemo e Gabriele La Magna: “Il solipsismo esasperato che ha trincerato il Sindaco tra le mura del palazzo comunale, rappresenta la sospensione definitiva di un dialogo assiologico, o di ciò che rimaneva della ricerca di valori e principi nella politica. Il Consiglio Comunale non ha più interlocutori da tempo, e giungono richieste di dimissioni da ogni quartiere. Se la seduta di Consiglio di giorno 9, offrirà lo scenario desolante di un uomo solo al comando, occuperemo la stanza del Sindaco fino a nuovi risvolti. Ai singoli ruoli viene corrisposta una misura di rispetto istituzionale che il Sindaco ha da tempo sostituito con un più preoccupante libertinaggio nei confronti del Consiglio, e ci dispiacerebbe sapere che sia convinto di poter fare tutto senza dar peso alle emergenze del tempo”.
“Pur condividendo e apprezzando l’idea e questo tipo di pratica, che in passato abbiamo spesso utilizzato, vedi per il NO Megastore o per la protesta dei commercianti, la mia proposta – afferma in un comunicato stampa (leggi) il consigliere di Prc-Scordia Bene Comune, Guido Rizzo – è quella di consegnare le dimissioni di massa da parte dei consiglieri comunali”.