La relazione amministrativa in consiglio, una questione per “pochi intimi”.
0Tanta attesa per le reazioni, i commenti o forse è meglio chiamarli, interventi, dei consiglieri comunali chiamati a discutere in consiglio sulla relazione di tre anni e otto mesi di amministrazione del sindaco Angelo Agnello. Una relazione che il primo cittadino ha letto in aula e che ha visto gli interventi di appena quattro consiglieri, nell’ordine: Nicolò Ferro (Fli), Carmelo Saitta (PDL), Mariella Centamore (SEL) e Salvatore Agnello (PD). Quattro interventi che riportiamo per dovere di cronaca.
Il Consigliere Ferro è stato molto polemico nei confronti del primo cittadino. Ha fatto riferimento più volte all’opuscolo redatto dal sindaco nei mesi scorsi ed inviato a molte famiglie scordiensi. Ferro ha criticato il sindaco per non avere relazionato sull’attività amministrativa negli anni precedenti e a cadenza annuale, per il mancato rispetto del lavoro del consiglio, delle commissioni consiliari che il sindaco più volte ha dichiarato di volere abolire, per la mancata istituzione di un Ufficio Relazioni con il Pubblico e un Ufficio Stampa. Ha lamentato l’aumento della Tarsu, l’applicazione dell’Eca, la decisione di spendere 14 mila euro per una strada privata invece di sistemare le strade pubbliche. “I cittadini – ha concluso Ferro – l’hanno ormai sfiduciata da gran tempo”.
Il consigliere Saitta ha chiesto al primo cittadino di istituire gli eco punti alle periferie della città che eviterebbero disagi alla popolazione nell’ambito della raccolta differenziata.
Dura, come il collega Ferro, la consigliera Centamore. “Il suo, caro sindaco, è un elenco di entrate e uscite che avrebbe potuto leggere anche il responsabile dei servizi finanziari. Nella sua relazione manca completamente il “taglio” politico. Il continuo cambio di assessori è la chiara e netta impronta della sua amministrazione che manca di personalità ed equilibrio e di alcuna programmazione”. La Centamore ha invitato il sindaco a dichiarare il dissesto finanziario e a dimettersi “se non è in grado di continuare e a smetterla di lamentarsi per la mancanza di soldi”.
Infine, il consigliere Salvatore Agnello ha lamentato la mancanza di un confronto con i cittadini. Mancanza assoluta della politica e una idea di sviluppo “completamente lontana dal mio modo di intendere la politica”.” Questa amministrazione – ha dichiarato – ha dato troppo spazio a chi ha più soldi ed è disposto ad investire a qualsiasi costo. Il modello che avete portato avanti è diverso dal nostro. Il ruolo delle associazioni culturali e di volontariato è venuto meno. Nessun riferimento alla cultura. Avete sostituito l’assessore Faraci che almeno aveva fatto qualcosa. Adesso c’è solo il silenzio. Non è una questione di soldi ma di giocare un ruolo propulsivo”. Agnello ha rimarcato il “balletto vergognoso” di assessori. “Anche io dovetti cambiare molti assessori – ha affermato – ma avevo una coalizione di appena sei consiglieri, una minoranza che mi impediva di governare con serenità. Nella sua giunta, lei ha un ruolo principale mentre i suoi assessori sono solo delle comparse. Esiste anche l’aggravante che la scelta degli assessori è “macchiata” da intrecci familiari che coinvolgono anche funzionari. Lei – ha concluso Agnello – ha subito la pressione ed il ricatto della maggioranza”.
“Gradirei di essere giudicato per quello che ho fatto e non certo con insulti di bassa lega – ha ribadito nella sua replica il primo cittadino. Questa è la mia prima ed ultima legislatura e mi auguro che chi venga dopo di me sia un giovane moderato e che possa continuare nell’opera di risanamento da me avviata. La politica è in crisi – ha affermato Agnello – ma abbiamo fatto di tutto per gettare le basi per uno sviluppo economico per la ripresa della città. Ho sempre affermato che questo consiglio ha prodotto risultati eccellenti ma noto con rammarico anche il rigurgito delle contrapposizioni. Prima di me si pagavano 300 mila euro di spese legali all’anno”. Il sindaco ha confermato di essere favorevole all’abrogazione di ogni commissione che risulta essere costosa, farraginosa inutile e che allunga i tempi.
Infine una nota polemica nei confronti della questione che ha riguardato la mancata approvazione del centro commerciale Megastore: “Il progetto è stato boicottato da Regione, Provincia, Camera di Commercio e da…..quattro facinorosi”. ” Le ricordo che tra i voti contrari c’è stato anche il suo” gli ha sussurrato dai banchi del consiglio, il neo vice presidente, Rocco Sciacca.