L’amministrazione comunale e l’associazione combattenti commemorano i defunti
0L’Amministrazione Comunale e l’associazione Nazionale Combattenti e Reduci si sono stretti alla popolazione cittadina scordiense nei giorni della celebrazione dei suoi defunti.
Un corteo commemorativo, partito alle 15 di giorno 1 Novembre dalla sede del municipio, ha attraversato le vie cittadine per giungere al Cimitero.
La manifestazione ha sfilato lungo Via Vittorio Emanuele giungendo alla villa comunale per il consueto omaggio ai caduti in guerra. Scordia ha ricordato i suoi caduti omaggiandoli con il religioso silenzio del saluto militare rotto dal “tocco del silenzio TAPS” suonato della tromba della banda Città di Scordia. Il corteo è proseguito percorrendo Via Garibaldi, Via Cavour e via Guglielmino sino al raggiungimento a piedi del cimitero comunale.
“ Ogni anno ci ritroviamo negli stessi luoghi per commemorare la vita dei nostri defunti- ha ricordato in preghiera Padre Valenti dal nartece della Cappella comunale del camposanto- pensando alla loro morte ricordiamo per avere uno slancio verso il futuro. Ricordare è andare alle radici della nostra esistenza, le cose essenziali per la nostra vita non sono solo quelle visibili”- conclude il padre della chiesa madre San Rocco.
Alla presenza del Primo Cittadino Franco Tambone , del comandante dei carabinieri Maresciallo Balsamo, comandante della Polizia Municipale Trombetta, Salvatore Barresi (con delega del presidente del consiglio Francesco Cacciola) Presidente dell’associazione combattenti Scordia Maurizio Pizzimento e di una delegazioni di militari “riservisti” si è dato il saluto commemorativo ai reduci della cappella dei Combattenti, all’ossario comunale del vecchio cimitero e all’ossario dal 1889. Il corteo ha infine omaggiato la tomba dei 3 eritrei periti in mare e seppelliti nel cimitero scordiense.
“ Nonostante tentativi di contaminazioni con feste americane, e per noi pagane, vogliamo mantenere vivo lo spirito commemorativo dei nostri defunti” conclude il Sindaco Franco Tambone.