L’architetto Blanco deve rientrare al suo posto. Per la Giunta la concessione dell’aspettativa viola la legge
0Era stata la stessa Giunta a concedere l’aspettativa dopo la nomina da esperta al Comune di Militello
Un provvedimento destinato a far discutere. La Giunta, all’unanimità, torna sui suoi passi ed annulla la delibera con la quale, lo scorso 19 ottobre, aveva concesso l’aspettativa non retribuita alla dipendente, l’architetto Fiorella Blanco, già responsabile dell’area 4, Ufficio tecnico. La Giunta aveva concesso l’aspettativa non retribuita alla dipendente che aveva superato un concorso indetto dal comune di Militello in Val di Catania per andare a ricoprire il ruolo di Istruttore Tecnico a tempo determinato. Nella delibera di annullamento in autotutela si sottolinea che, oltre a ricoprire il ruolo di responsabile dell’area 4, la stessa Blanco era Responsabile Unica di procedure relative a progetti finanziati con il PNRR per il Comune di Scordia. A sostegno di questa nuova decisione si richiama il parere che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dato sulla applicazione ed interpretazione dell’23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che regola per l’appunto l’istituto dell’aspettativa. Come riportato nella delibera di Giunta, di annullamento di concessione dell’aspettativa, è “esclusa in astratto la possibilità dell’utilizzo dell’istituto in questione nei casi di instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato con altra pubblica amministrazione, conseguentemente al positivo esperimento di procedure di carattere selettivo”. Inoltre, prosegue la delibera, l’art. 23-bis “dovrebbe di regola trovare realizzazione solo ove riferita a situazioni e a contesti contigui ma non identici”.
Per la Giunta l’aspettativa era stata concessa in violazione dell’art. 23-bis, per avere la dirigente “chiesto ed ottenuto la concessione di tale istituto per assumere un impiego a tempo determinato presso un altro ente pubblico identico a quello di provenienza ed a seguito di procedura concorsuale selettiva”.
L’amministrazione ha dato mandato, al Segretario Generale, di diffidare la dipendente a rientrare in servizio entro cinque giorni.