Una rotatoria al posto dell’incrocio maledetto. Per il bivio Leone c’è già il progetto
0Dopo il finanziamento regionale, circa 2 milioni di euro, adesso c’è anche il progetto che l’Anas ha realizzato per una delle opere più attese: la rotatoria in contrada Leone, in territorio di Lentini, nel bivio che interseca la Strada Statale 385, Catania – Caltagirone e la Strada provinciale 28/I che conduce a Scordia per poi proseguire, inerpicandosi, verso la vicina Militello in val di Catania. Lo ha annunciato il sindaco di Scordia, Francesco Barchitta che ha sempre sostenuto la necessità di sostituire il bivio maledetto più volte teatro di incidenti anche mortali. L’ultimo nel gennaio 2011 dove perse la vita un giovane scordiense di cui rimane una croce, una sciarpa rossazzurra del Catania ed un mazzo di fiori a ricordarne il tragico destino.
Un incrocio maledetto che gli scordiensi conoscono bene e a cui si sono adeguati anche se rimane di una pericolosità estrema soprattutto per chi proviene da Catania e deve immettersi nella Sp 28/1 in direzione Scordia, considerata l’imminente curva cieca che si trova sulla 385 e da cui provengono i mezzi da Palagonia. Incrocio che, malgrado le numerose richieste avanzate negli anni e le promesse da parte degli amministratori provinciali e dei dirigenti Anas è rimasto per lunghi anni così come fu realizzato nel lontano 1962, anno del decreto ministeriale che rese fruibile l’importante arteria. “Si tratta – afferma soddisfatto il primo cittadino – di un obiettivo che ho sempre posto nei miei impegni elettorali prima e da sindaco poi. Finalmente siamo nella fase cruciale. Abbiamo il progetto completo, predisposto dall’Anas, si sta procedendo con gli espropri, richiesti i pareri tecnici delle Ferrovie, del Consorzio di Bonifica, della Città Metropolitana di Catania e del comune di Lentini a cui appartiene territorialmente l’area. Abbiamo da superare una problematica tecnica che affronteremo già oggi, quando all’incontro parteciperà anche il nostro esperto ingegnere”.
La rotatoria sarà realizzata un centinaio di metri più avanti rispetto all’attuale incrocio proprio per avere maggiore spazio a disposizione grazie ad un terreno più pianeggiante e al maggiore spazio fornito proprio nell’area adiacente la stazione, ormai dismessa, di Palagonia. Si tratta di una scelta obbligata anche per permettere il transito scorrevole dei numerosi mezzi pesanti, tra cui i Tir che, carichi di arance, percorrono giornalmente questa importante arteria viaria e che spesso, nell’effettuare la manovra di inversione per Palagonia, invadono entrambe le corsie con gravi rischi per gli automobilisti. “La nostra città – conclude il sindaco – ha già dato un grande tributo di vittime e di feriti. Mi batterò fino all’ultimo giorno del mio mandato per far si che l’opera possa essere conclusa e consegnata ai cittadini”.