L’ex consigliere di Asaes Filippo Di Stefano assolto. Non diffamò Mario Caniglia.
0Il Giudice di Pace di Militello ha assolto Filippo Di Stefano dal reato di diffamazione pubblica per insufficienza e contradditorietà delle prove. I fatti risalgono al 5 aprile 2012 quando nel corso di un consiglio comunale aperto convocato in seguito ad un incendio ad un’attività commerciale, stava intervenendo il delegato della Fai, Mario Caniglia, imprenditore agrumicolo. Durante il suo intervento, Caniglia veniva interrotto da Filippo Di Stefano, all’epoca dei fatti, componente del direttivo Asaes che lo accusava, pubblicamente, “di avere in passato pagato sempre il pizzo e di essere stato amico dei mafiosi”. Da qui la querela e l’avvio del procedimento giudiziario a carico di Di Stefano. Un “botta e risposta” tra Caniglia (“a Scordia tutti pagavano il pizzo”) e Di Stefano (“io non l’ho mai pagato, forse lo pagavi tu”) nel quale, secondo la memoria difensiva dell’avvocato Dario Fina, non sono ravvisabili estremi di reato, in quanto quest’ultimo intendeva solo rispondere alla provocazione del primo, sentendosi offeso per quella dichiarazione. “In relazione alla vicenda che ha visto il nostro socio e componente del Direttivo, querelato per diffamazione dal sig. Mario Caniglia – si legge in un comunicato dell’Asaes – vogliamo ribadire che l’assemblea all’unanimità si è stretta al fianco di Filippo Di Stefano in quanto la reazione di sdegno espressa da quest’ultimo è pienamente condivisa da tutti i soci dell’Associazione”.