MILITELLO. Bocciato il finanziamento per il completamento dello stadio di contrada Piano Mole
0Il nuovo stadio ha perso un’altra chance. La Regione siciliana ha respinto un’istanza di finanziamento del Comune (3 milioni di euro) per l’avanzamento dei lavori di completamento dell’impianto sportivo, che dovrebbe ospitare, in contrada Piano Mole, incontri di calcio e gare di atletica.
Il rigetto della domanda, che avrebbe dovuto attingere le risorse comunitarie del programma Fesr 2007-2013, sviluppando l’offerta sportiva nei centri di maggior interesse turistico e pregio ambientale, sarebbe legato al “vulnus” di un allegato. L’esclusione dipende dalla mancanza di un certificato del Coni, il comitato olimpico nazionale che, con l’ausilio dei comitati regionali, coordina le attività di promozione dello sport e le iniziative per l’edilizia sportiva.
Lo stadio militellese, che ha già impegnato, nell’ultimo ventennio, risorse per oltre 5 milioni di euro, avrebbe dovuto avere una “corsia” preferenziale dall’Assessorato regionale al Turismo e allo Sport. Nemmeno il marchio dell’Unesco è riuscito a sanare, invece, la palese irregolarità formale e la conseguente mancanza (o insufficienza) di elementi di valutazione.
Una conferma è giunta dal responsabile dell’Area tecnica comunale, arch. Michele Dell’Uomini: “Il parere del Coni è stato regolarmente richiesto alla competente autorità sportiva, ma non è stato acquisito per ritardi e cause indipendenti dalla volontà del Comune. Tale situazione è stata esposta nell’istanza, in cui è stata riportata la riserva dell’Ente a produrre il documento mancante. Un ricorso avverso l’ingiusta esclusione sarà proposto nelle forme e nelle sedi opportune”.
La sussistenza dei requisiti per l’impugnativa è stata riconosciuta anche dal dirigente comunale, dott.ssa Salvina Cirnigliaro, che ha assunto un impegno: “La decisione regionale presenta profili censurabili, che contesteremo con deduzioni tecniche e argomenti di diritto per ribaltare il fondamento errato del provvedimento”.
Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo della maggioranza consiliare, Giuseppe Astorina, che ha puntato l’indice sulle responsabilità politiche: “La domanda è stata avanzata negli anni scorsi e non è soltanto legata a proposte di funzionari e dipendenti. L’attuale Giunta non è responsabile dell’esito negativo del progetto, che porta la firma di altri amministratori pubblici. Non aprirò la caccia agli untori del passato, ma un minimo di chiarezza eviterà altre accuse strumentali e giudizi sbagliati”.
LUCIO GAMBERA