MILITELLO. Migliorano le condizioni dell’anziana ferita in casa da una 17enne
0Sono state giudicate buone le condizioni di salute della donna di 76 anni che ha ricevuto, nella sua dimora, l’inattesa “visita” di una rapinatrice. La ferita alla gola – causata da una coltellata superficiale, che l’aggressore 17enne avrebbe inferto dopo una vana richiesta di denaro – guarirà in pochi giorni. «Conoscevo la minore. L’ho fatta entrare in casa perché – confessa la vittima – voleva parlarmi. Pretendeva tutti i miei soldi. Poi ha estratto un lungo coltello, tentando di colpirmi al collo. Potevo subire conseguenze peggiori: sono stata fortunata».
L’azione criminosa è stata consumata nel centro storico, in un’area che registra alcune situazioni familiari di emarginazione e regresso, povertà culturale e indigenza. La comunità s’interroga, intanto, sull’ultima vicenda delittuosa. Paolo Scirè, dipendente comunale, dipinge un quadro a tinte fosche: «La città accusa – dice – un deficit di sviluppo economico e sociale. Non esistono incentivi alle imprese locali, mentre decine di nuclei familiari hanno perso i mezzi ordinari di sussistenza. Non è fondata la tesi della carenza di progetti da parte dell’Ente pubblico: programmi e idee non hanno più il supporto finanziario dello Stato e della Regione siciliana».
Franco Sangiorgi, lavoratore precario, parla di «inedite situazioni di degrado. Tante persone, che hanno perso il lavoro, chiedono giornalmente aiuto ai Servizi sociali. Lo stillicidio di lamentele e bisogni è continuo. L’assistenza periodica, tuttavia, non risolverà i problemi di larghe fasce della nostra comunità. Occorre una nuova intraprendenza e fiducia, altrimenti la disperazione continuerà a mietere vittime».
Sebastiano Tiralosi, 31 anni, punta l’indice sulla crescente disoccupazione giovanile: «I ragazzi – ammette – non hanno alcuna opportunità. La perdita di valori sociali e morali avanza di pari passo con l’uso di sostanze stupefacenti e alcol. Ormai prevalgono forme esasperate di egoismo nei rapporti umani. Non ci sono molte scelte da fare: lo sport potrebbe rappresentare un veicolo importante di sana aggregazione».
Sebastiano Pillirone, edile, invita «soggetti pubblici e privati a inaugurare la stagione del dialogo. Il territorio ha perso dinamismo commerciale, culturale e sociale. Servirebbe un confronto leale tra tutte le parti, sostenendo alcuni programmi di rilancio. Non occorrono solo risorse economiche, ma anche impegni e sinergie. Tanti gruppi di volontari e associazioni possono dare un contributo di passione e orgoglio per il riscatto».
LUCIO GAMBERA